Gli Hunter: Ritorno di un'icona
E’ impossibile parlare di Resident Evil senza menzionare quelli che, probabilmente, sono i suoi nemici più iconici: gli Hunter. Con ben poche eccezioni all’attivo, questi formidabili avversari sono comparsi in ogni capitolo della serie, e ad ogni loro apparizione hanno dato prova di essere avversari di livello elevatissimo, capaci di uccidere il protagonista di turno con un singolo colpo e, talvolta, perfino di divorarlo in un sol boccone. Chi ha giocato a Resident Evil 1 e 3 conosce bene il loro urlo caratteristico, così come la sensazione agghiacciante che si prova nel vederseli scattare contro, consapevoli che è l’inizio di un attacco che ucciderà il proprio avatar virtuale. E, come molte altre realtà di Resident Evil 3 Remake, anche gli Hunter hanno subito un evidentissimo rifacimento estetico, che se possibiler li ha resi ancora più spaventosi che in passato. Analizzando lo screenshot qui sopra, la prima cosa che possiamo notare è che a livello estetico gli Hunter prendono maggiormente spunto dalle loro controparti di Resident Evil 1. Un aspetto maggiormente da rettile, quindi, ma anche in questo dettaglio profondamente diverso. Il loro muso appare infatti appare quasi come se fosse scarnificato, similmente al volto ormai divenuto iconico di Nemesis, ma c’è un dettaglio che spicca sopra ogni altro. Se si osserva con attenzione la mano sinistra dell’Hunter, ci si rende conto immediatamente che questa è fortemente sproporzionata rispetto al resto del corpo, e che è sufficientemente grande per afferrare un torso umano. Si possono fare speculazioni su questo dettaglio, perchè una delle peculiarità di Resident Evil 2 è che alcuni nemici hanno la facoltà di uccidere il protagonista in un sol colpo, nel caso la loro presa andasse a buon fine. E osservando questa immagine viene spontaneo domandarsi: che gli Hunter seguano questo tipo di meccanica? Del resto, come già detto, anche le loro precedenti incarnazioni hanno sempre avuto un attacco da morte istantanea.
Comparsi per la prima volta in Resident Evil 3 e successivamente solo nei due giochi della serie Outbreak, gli Hunter Gamma sono forse fra i nemici più inquietanti del gioco originale. Creati impiantando DNA umano, assieme al T-Virus, in un uovo fecondato di anfibio, la loro caratteristica è quella di avere un aspetto che richiama molto da vicino una rana umanoide. Peculiare di questo modello di Hunter è la capacità di divorare in un sol boccone il protagonista di turno, quando questo ha la salute troppo bassa. Meccanica molto simile a quella della decapitazione degli Hunter Beta e Alpha (rispettivamente visti in Resident Evil 3 e Resident Evil 1) ma, se possibile, dalle modalità ancora più raccapriccianti.
E la sua versione presente in questo remake sembra voler spingere l’acceleratore sul concetto di grottesco e inquietante, reimmaginando il design originale per renderlo qualcosa che si potrebbe immaginare solo nei peggiori incubi. Pur perdendo in buona parte i connotati anfibi, gli Hunter Gamma di questo capitolo appaiono come viscide creature senza pelle, con occhi che sembrano bolle trasparenti e una dentatura acuminata colante di bava putrescente. Anche stavolta mantengono la capacità di uccidere Jill divorandola in un sol boccone, cosa che se unita alle dimensioni considerevoli che hanno in questo remake contribuisce a renderli ancora più spaventosi, avvicinandoli per modalità di combattimento ai G-Adult presenti nel remake di Resident Evil 2, complice il fatto che anch’essi verranno combattuti all’interno delle fogne.