Domanda a bruciapelo senza dubbio, capace davvero di dividere in due l’utenza che ha le proprie preferenze, sia ragionate che per partito preso.
Ma se fino a 10 anni fa era follia anche solo pensare di paragonare le prestazioni di periferiche cablate e non, adesso non è più così (e non è così già da qualche anno ad essere precisi) ed è giunto il momento di provare a parlare dell’immenso elefante nella stanza che da troppo tempo rimane volutamente ignorato quando si parla di periferiche.
Vogliamo quindi approfittare di questi sonnacchiosi pomeriggi estivi per provare ad affrontare questo scomodo argomento, senza cedere alla tentazione dell’Ipse Dixit, ma provando a fornire un’analisi quanto più completa ed oggettiva, andando quindi a comparare in maniera diretta 2 prodotti che sono stati (e per certi versi lo sono ancora) dei punti di riferimento per le diverse tecnologie quando parliamo di mouse da gaming: oggi giochiamo in casa Logitech con il G502 Hero dalla parte dei cablati ed il G903 Lightspeed per i wireless, entrambi animati dal medesimo sensore HERO 16K.
Questo non è un confronto tra i 2 mouse nello specifico, poiché i medesimi sono tanto simili quanto diversi, adatti per lavori e giochi totalmente diversi; vogliamo affrontare unicamente il come queste 2 periferiche comunicano con il PC (quindi il cavo usb del G502 ed il dongle del G903), le performance che riescono a garantire in termini di input lag, l’affidabilità del collegamento ed evidenziare quali possono essere punti a favore ed a sfavore delle due soluzioni.
Vi ricordiamo anzitutto che tutte e due gli “sfidanti” possono essere facilmente acquistabili su Amazon e cominciamo proprio da questo a parlare della prima importantissima differenza, ossia il prezzo.
Mediamente per avere accesso alla tecnologia wireless si deve investire una cifra doppia rispetto al cablato a parità di qualità e questo può spaventare molti utenti, visto che i più rinomati mouse da gaming wireless sfiorano e molto spesso superano facilmente i 100€ (salvo rare eccezioni con mouse più piccoli). Il prezzo è insindacabile in questo caso perché oltre alle stesse identiche componenti dell’hardware di un cablato vanno aggiunte la batteria, un chip che gestisce la ricarica di quest’ultima ed una antenna radio che comunichi con il dongle più in fretta e stabilmente possibile: tutto questo deve essere fatto senza aggiungere ulteriore peso al mouse, cosa che comporta spesso una reingegnerizzazione completa della scocca e dei componenti interni se si vuole andare a competere con dei modelli specifici. Quindi in questo primo confronto il G502 ne esce avvantaggiato, poiché per una cifra vicina ai 60€ (che molto spesso scende sui 50), riusciamo a avere per le mani un prodotto che si posiziona ancora ai vertici del settore gaming, pur avendo qualche anno sulle spalle.
Parlando delle performance, la tecnologia wireless ha fatto enormi passi da giganti in questo campo, riuscendo a gestire alla perfezione dei sensori come l’HERO 16K preso in considerazione in questo confronto. Stando all’esperienza diretta con i 2 mouse in questione l’input lag delle periferiche è quantificabile vicino ai 15 ms tra l’inizio del movimento del mouse e l’effettiva azione corrispondente a schermo sia nel G502 che nel G903, rendendo quindi indistinguibile le due soluzioni sotto questo punto di vista. A questo punto poco importa se l’input lag misurato sia imputabile al collegamento oppure ai normali ritardi dovute all’elaborazione delle informazioni del PC ed ai vari passaggi che questa affronta prima di essere visualizzata a schermo: il dato fenomenale è che tra un cablato ed un wireless non ci sia alcuna differenza nella trasmissione del segnale dalla periferica al PC, ottenendo un sostanziale pareggio tra le 2 proposte.
Ultimo tavolo di scontro è l’affidabilità: qui il discorso è molto vasto ed è estremamente dipendente dal singolo modello di wireless che andiamo a considerare. Constatato che la versione cablata rappresenta in massimo dell’affidabilità (perché non ha ovviamente né il problema della batteria né quello di possibili interferenze), il G903 è al 99% , con una durata media vicina alle 170 ore ed una solidità di collegamento con il PC stabilissima. Se dobbiamo limitarci ai numeri un wireless sarà sempre “inferiore” sulla carta, ma 170 ore sono quasi 30 sessioni di gioco da 6 ore ciascuna, quindi potenzialmente potreste dover ricaricare il G903 una volta al mese. Inoltre con questo specifico modello abbiamo anche accesso alla tecnologia Powerplay che, con tappetini compatibili, risolve il problema della ricarica (in parole povere abbiamo una costante ricarica wireless del mouse).
Qui lo “scontro” sembrerebbe essere vinto, almeno sulla carta, dalla controparte cablata, ma la verità è che nell’utilizzo quotidiano non esiste alcuna differenza in affidabilità tra i 2 mouse in questione .
Proviamo adesso a trarre delle conclusioni su quanto detto fin ora: Il wireless riesce ad imporsi come valida alternativa al cablato?
Secondo noi si, ma alle giuste condizioni e con delle necessità specifiche.
Tutta la questione si potrebbe ridurre al discorso del costo medio, visto che sotto gli altri aspetti sono del tutto equivalenti. Al giorno d’oggi ha senso spendere circa 100€ per un ottimo mouse wireless quando a metà prezzo si riescono ad avere le stesse performance? La risposta dipende da quanto avete il disperato bisogno di eliminare i cavi dalla vostra build.
Su un setup Desktop con molto spazio (quindi tastiera full size e tappetino XXL) diremmo di no, perché i cavi sono diventati estremamente leggeri e resistenti e nel peggiore degli scenari possibili molto spesso un tendicavo da pochi euro potrebbe risolvere il vostro problema.
Discorso differente per una scrivania con poco spazio disponibile, magari molto vicina alla parete in cui sareste costretti a tenere il cavo arrotolato (aggiungendo quindi ulteriore peso e rigidità), oppure un setup Laptop in cui avete già la certezza di avere poco spazio a disposizione: in questi casi, così come in tanti altri più specifici, piuttosto che arrovellarsi il cervello su come far passare il cavo senza che occupi mezzo tappetino piuttosto che non mi limiti i movimenti (specialmente quelli molto rapidi) sarebbe meglio investire su un wireless, con inoltre il beneficio di una maggiore pulizia ed ordine sulla scrivania/tavolo sul quale andrete ad usarlo.
Speriamo che questa breve lettura possa aver sfatato qualche mito sul “wired vs wireless” che da molti anni spunta fuori periodicamente quando si vuole parlare di periferiche da gioco (e non solo) e vi abbia aiutato a considerare l’evoluzione tecnologia per quello che è: soluzioni a problemi dei quali non sapevamo di essere afflitti, con un miglioramento di qualcosa di già esistente ad un prezzo maggiore.