RX 6800 e 6800 XT, il debutto di RDNA2.

by Patrick Grioni
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Le performance tra dubbi e considerazioni

L’aspetto che probabilmente interessa agli utenti, messi da parte tutti i tecnicismi, sono le performance.
I videogiocatori , in particolar modo gli enthusiast, sono sempre più pretenziosi e si aspettano performance al top. Questa volta AMD non ha disatteso queste pretese ed è tornata a competere nella fascia alta del mercato, cosa che mancava da due generazioni.
Tuttavia analizzare le performance a 360 gradi non è così immediato e banale come possa sembrare.
Dividiamo le considerazioni a riguardo in due parti: performance in raster e performance in ray tracing


Performance Raster


Le performance in raster sono assolutamente entusiasmanti, le recensioni offrono uno scenario abbastanza univoco: La RX 6800 XT compete ad armi pari con la RTX 3080 e la RX 6800 supera la RTX 3070.
Gli scarti percentuali cambiano leggermente da recensione a recensione, perché ovviamente le medie estratte da un campione di titoli testati, variano a seconda delle piattaforme usate, dei titoli selezionati.
Le architetture si comportano in modo differente da titolo a titolo, quindi è facile ottenere delle percentuali leggermente diverse inserendo un titolo piuttosto che un altro. Rifacendoci a due tra le recensioni più vaste in termini di titoli analizzati riportano il seguente scenario: Secondo hardware Unboxed ed una media su ben 18 titoli la RX 6800 XT risulta leggermente più veloce della RTX 3080 in 1440p, e leggermente più lenta in 4k.

I distacchi sono comunque nell’ordine del singolo FPS, parliamo dunque di una sostanziale parità. Anche secondo la media offerta da HWupgrade lo scenario è simile, con la 6800xt leggermente più veloce in 1440p e in parità in 4k. 

L’aspetto interessante da considerare è che in 1080p secondo la media di hardware Unboxed la 6800xt riesce ad essere persino più veloce della RTX 3090, seppur di uno scarto minimo. Probabilmente l’infinity cache gioca un ruolo importante in questo scenario. L’utilizzo di una cache che consente di abbattere al minimo le latenze interne nello svolgimento di molte operazioni evita il presentarsi di un fenomeno di “collo di bottiglia” che inevitabilmente si incontra quando il numero di fps diventa estremamente elevato. Questo aspetto in ambito di gaming competitivo è una cosa di cui tener conto.
Sembra chiaro del resto che la velocità delle GDDR6X usate nelle schede Ampere ed il bus a 256bit delle nuove Navi creino uno scenario in cui in 4k le Ampere si difendano meglio che a risoluzioni più basse.


SAM in azione


Un’ulteriore considerazione va fatta sulla funzionalità SAM , che su alcuni titoli riesce a dare un contributo extra , fino al 10%, mentre in altri invece il contributo è minimo. Considerando una media dei comportamenti osservati, sembrerebbe effettivamente che con questa funzionalità abilitata la RX 6800 XT possa ottenere un piccolo vantaggio sulla RTX 3080, specialmente in 1440p e 1080p.


Performance in Ray Tracing


La situazione in ray tracing invece è tutt’altro che cristallina. Osservando tutte le recensioni fatte nel web, e tutte le anomalie riscontrate possiamo evidenziare le seguenti performance: su Watchdogs Legion i riscontri sembrano davvero ottimi secondo Guru3D, purtroppo però con un’analisi che va oltre i semplici numeri ci accorgiamo che le schede AMD non si comportano come dovrebbero, dinamica rilevata anche da The FPS Review, dove è evidente come i riflessi su schede AMD non siano presenti.

Su Shadow of the tomb raider la RX 6800 XT ha una discreta competitività superando sia la RTX 2080ti che la RTX 3070, mentre la RX 6800 si colloca grossomodo sullo stesso livello di RTX 2080ti.
Su Dirt 5 l’implementazione del Ray Tracing riguarda solamente le ombre, e su questo titolo la RX 6800 XT riesce persino a battere la RTX 3090. 


Su Control la troviamo, invece, sotto tono, e RX 6800 XT ha riscontri più o meno al livello di una RTX 2080, tuttavia un video di jay2cent ha messo in rilievo che il comportamento delle schede AMD pare sia compromesso da un malfunzionamento probabilmente dovuto dai driver. Infatti in questo titolo, in molti scenari con il Ray Tracing attivo il boost della scheda non va oltre i 500mhz


Su Minecraft la situazione non è migliore, e addirittura abbiamo performance al livello della RTX 2060. Su Call of Duty e su Metro Exodus la RX 6800 XT si colloca appena poco sotto una RTX 2080ti ed una RTX 3070. Un approfondimento interessante è stato fatto da Linustech , che con suite professionali ha notato che gli effetti in Ray Tracing, non vengono renderizzati correttamente.


Un’interessante teoria


Una curiosità interessante la otteniamo se prendiamo in considerazione il video realizzato da Digital Foundry riguardante le performance delle schede Pascal in Ray Tracing.
Secondo lo stesso, in titoli come Metro Exodus, la 1080ti registra una media di FPS leggermente superiore alla metà di quelli ottenuti con una RTX 2080.


Considerando la media di Techpowerup secondo cui la 1080ti va poco più della metà della RX 6800 XT otteniamo uno scenario bizzarro.
Paradossalmente una scheda con quasi il doppio della potenza bruta di una 1080ti e senza hardware dedicato al Ray Tracing, potrebbe avere performance pari o leggermente superiori a quelle di una RTX 2080, che è grossomodo ciò che ottiene la RX 6800 XT in Metro Exodus e su Call of Duty.
Seguendo questo ragionamento, verrebbe da domandarsi “ma dunque, le unità dedicate al Ray Tracing che contributo danno alle performance in questi titoli?” Ed è esattamente il quesito che questa teoria lascia, ma senza trovare attualmente una risposta.


Considerazioni


Ma quindi dopo questa carrellata di informazioni, considerazioni, curiosità e teorie, queste nuove schede come si comportano in Ray Tracing? Tirare le somme è difficile e talvolta potrebbe portare a delle conclusioni errate.
È giusto considerare le performance ottenute in Minecraft e farne una regola generale affermando che la RX 6800 XT abbia le performance di una RTX 2060? Come sarebbe giusto affermare che la 6800xt vada più di una 3090 guardando le sole performance su Dirt5? Oppure è giusto considerare le performance ottenute in Shadow of The Tomb Raider in cui la RX 6800 XT supera la RTX 3070 e la RTX 2080ti?
Purtroppo gli scenari ottenuti sono così altalenanti e costellati di dubbi ed incertezze, come la questione rilevata su Control, o l’assenza di effetti su Watchdogs o la bizzarra ma interessante teoria fatta sulla scorta del video di Digital Foundry, che probabilmente la risposta più sensata è un laconico “dipende”.
Fare una media in uno scenario simile è quasi futile perché darebbe un risultato comunque troppo lontano dal risultato nei singoli titoli.
Del resto le problematiche driver piuttosto evidenti in molti titoli potrebbero portare a conclusioni non veritiere.

Ragionare sulle singole implementazioni e sulle performance nel singolo titolo è attualmente forse la chiave di lettura migliore

Un’aggiunta critica personale però vorrei inserirla.
Considerando l’evidente impreparazione di AMD sul Ray Tracing, ingiustificabile per certi versi e giustificabile per altri, con dei driver palesemente acerbi ed incapaci di sfruttare correttamente in tutti gli scenari l’hardware dedicato presente nelle nuove schede, siamo proprio sicuri che l’approccio “free” di AMD che ha consentito a recensori ed utenti di abilitare il Ray Tracing ovunque fosse possibile sia stata la scelta vantaggiosa?

Siamo proprio certi che un approccio più chiuso, che consentisse l’abilitazione del Ray Tracing solo ed esclusivamente dove non vi erano evidenti problematiche non fosse la mossa più giusta?

La domanda per quanto banale nasconde una sottile differenza. Con un approccio libero AMD rischia che passi l’informazione che le nuove RX 6800 XT siano al livello di una RTX 2060 in ambito non raster, cosa che accade solo su Minecraft ma questo pregiudizio rischia di diventare paradigma spinto da alcune famose recensioni che non hanno compreso come lo scenario sia variegato.

Con un approccio più chiuso, oggi, probabilmente parleremmo di supporto ancora parziale , non su tutti i titoli oggi presenti, ma di performance più dignitose.
Nella sostanza, in realtà, la questione non cambia, dimenticandosi i numeri sembra chiaro che effettivamente ad oggi il supporto sia parziale e che l’hardware non lavori sempre come dovrebbe.


Vogliamo ringraziare Marco Floriddia di Tekrooms, che oltre a essere nostro collaboratore, ha curato in questo articolo tutto il capitolo riguardante le performance.


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