Quando recensire diventa pericoloso

by Zethras Gorgoth
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Bentornati, utenti del Vault, nella rubrica Video Riflettendo, dove ci occupiamo di analizzare con occhio più critico e discorsivo le molteplici sfaccettature del mondo del gaming. E quello che vorremmo proporvi oggi è un argomento che potrebbe essere alquanto spinoso, in realtà, perchè va a toccare un fenomeno che non è mai scomparso e che negli ultimi giorni, con l’uscita del tanto atteso Cyberpunk 2077, ha avuto modo di mostrare il peggio di sé alla community internazionale.

(…) un fenomeno che non è mai scomparso e che negli ultimi giorni, con l’uscita del tanto atteso Cyberpunk 2077, ha avuto modo di mostrare il peggio di sé alla community internazionale.

Ma cosa è successo, esattamente? Ebbene, con l’uscita del nuovo titolo di CD Projekt Red, sono naturalmente arrivate le prime recensioni, fra cui quella di Kallie Plagge di Gamespot. La redattrice, che nel 2014 diventò celebre per aver inserito fra i difetti di Pokemon Alpha Sapphire la dicitura “too much water“, frase successivamente divenuta un meme, si è occupata anche di recensire Cyberpunk 2077, assegnando al titolo un “misero”, secondo la community, 7/10. E, come si suol dire, apriti cielo, perchè a prescindere dalle motivazioni che possono aver spinto la redattrice ad assegnare questo voto a quello che è de facto il titolo del momento, questa sua recensione ha scatenato un putiferio mediatico, portando diversi utenti a minacciarla di morte. E questo episodio apre la strada verso l’argomento centrale di questo episodio di Video Riflettendo, perchè se possiamo asserire con certezza che ognuno ha diritto alla propria opinione, e che compito di un recensore è dare un parere quanto più imparziale possibile, pur tenendo conto che un recensore è e rimane un essere umano e, come tale, con gusti e preferenze proprie, possiamo anche affermare un altro fatto importantissimo: oggigiorno è diventato pericoloso, per chi recensisce i videogiochi, dare la propria opinione personale senza essere tacciati di incompetenza o, talvolta, perfino ricevere minacce più o meno gravi.

Compito di un recensore è dare un parere quanto più imparziale possibile, pur tenendo conto che un recensore è e rimane un essere umano e, come tale, con gusti e preferenze proprie

Il mondo del gaming è cambiato, nel corso degli anni, e se una decina di anni fa, quando ancora le riviste cartacee erano il principale mezzo di informazione, non ci si azzardava a mettere in discussione la competenza o l’imparzialità dei redattori che stilavano le recensioni, con il progressivo espandersi del fenomeno di internet si è visto anche un progressivo aumento dell’intraprendenza da parte degli utenti, che dall’alto delle proprie esperienze cadono sempre più spesso nell’errore di credersi depositari e latori dell’unica e assoluta verità, arrivando perfino a insultare chi la pensa diversamente da loro come incompetenti, o talvolta anche epiteti peggiori.

Assassin’s Creed 2 rappresenta un altro, nonchè eccellente, esempio di gioco considerato intoccabile dalla community.

E qui arriviamo a quello che è davvero il punto focale dell’argomento di oggi, cari utenti del Vault, perchè è un dato di fatto che esistano titoli che oggigiorno vengono considerati intoccabili per i più svariati motivi. Perchè sono il lavoro di un autore particolarmente stimato e apprezzato, o magari perchè fanno parte di brand che alla loro uscita si sono imposti come capolavori e pietre miliari del genere a cui appaertengono, e pertanto diviene impossibile anche solo provare a pensare di parlarne male, elencarne i difetti o anche solo azzardarsi a non definirli come i capolavori che molti li definiscono. E se questo è ormai uno dei tanti punti fermi del mondo del gaming odierno, è altresì un dato alquanto scoraggiante, perchè sintomo di come la libertà di esprimere una propria opinione, finanche negativa, sta poco a poco andando a scomparire e di come, purtroppo, il pubblico sia sempre più orientato verso il voler leggere recensioni che dicano loro ciò che si aspettano di sentire, e non dati concreti, quand’anche questi fossero supportati da dati dimostrabili e concreti.

E’ un dato di fatto che esistano titoli che oggigiorno vengono considerati intoccabili per i più svariati motivi.

Certamente questo fenomeno è fomentato in buona parte dalle campagne di marketing, che spesso e volentieri incoraggiano il pubblico a crearsi nella testa determinate aspettative, che a volte vengono deluse e conseguentemente portano i recensori a dover fare appello alla propria onestà intellettuale e recensire un gioco elencandone tutti i difetti, a costo di affibbiargli un voto considerabile basso, e gli utenti a vedere il titolo che aspettavano da anni venire stroncato o semplicemente ricevere un voto inferiore a quello che si sarebbero aspettati.

Dal canto nostro, noi di PC Gaming Vault vogliamo non soltanto conoscere la vostra opinione su un argomento che, secondo noi, continua ad essere attuale e torna a far parlare di sé ad ogni uscita di giochi attesi dalla maggior parte della community, ma anche rassicurarvi e mettere il punto su come la nostra politica sarà sempre e solo quella di dire le cose come stanno e di appellarci sempre e comunque alla nostra onestà intellettuale, a costo di dover parlar male di un gioco atteso. Il compito di un recensore è quello di aiutare l’utente nella scelta finale dell’acquisto, e noi ci siamo sempre impegnati, e ci impegneremo ancora, a darvi il meglio di noi su questo punto.

Da PC Gaming Vault è tutto, vi invitiamo a commentare qua sotto con le vostre opinioni in merito, senza dimenticare i nostri canali di comunicazione Facebook.

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