Nioh 2 Definitive Edition Review

by Splintell
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Ma come lo si giocava su PlayStation 4?

Domanda retorica (e volutamente provocatoria) a parte, quello di cui stiamo parlando è un discorso già affrontato e sviscerato innumerevoli volte su titoli “simili”: dai primi Dark Soul’s su console all’ultima fatica di From Software, Sekiro: Shadows Die Twice, passando per il più grande rimpianto videoludico della generazione passata, BloodBorne.

Tutti i giochi in cui i combattimenti sono strutturati su affondi precisi, parate, schivate e parry perfetti beneficiano enormemente di un framerate di 60 o più. Non stiamo parlando di un capriccio da PC gamers che esaltano unicamente il numero di fps che la loro macchina è in grado di generare; in questi combattimenti la fluidità e il basso input lag sono l’unica chiave possibile per evitare di sbagliare ripetutamente una parata o una schivata. Nonostante il tempo di reazione per un attacco nemico sia lo stesso, la possibilità di vedere più frame di quell’attacco ci permette di avere una finestra maggiore per inserire la nostra mossa, senza dove necessariamente imparare a memoria quell’unico frame mostrato a schermo propedeutico alla nostra contromossa (questo è un discorso estremamente caro ai giocatori di picchiaduro come Mortal Kombat, dove appunto le varie combo e le strategie per evitarle vengono misurate in frame).

VIsita al Dojo e combattimento contro uno Yokai, dove i 60 fps si sono dimostrati essenziali.

La Definitive Edition di Nioh 2, disponibile per PC e PlayStation 5, ha fatto si che i 30 fps siano solo un ricordo del passato, dando la possibilità ai giocatori di giocarlo veramente per la prima volta. Sono presenti ben 3 impostazioni grafiche su PS5: una 4k a 60 fps (ovviamente non nativo a 2160p ma sempre upscalato), una performance mode da 120 fps (disponibile solo con un monitor da almeno 120hz) ed una impostazione intermedia denominata “modalità PS5” di cui non abbiamo ben capito l’utilità (pare serva per chi non abbia a disposizione un pannello 4K così da restituire un’esperienza visiva quanto più vicina possibile).

Il lavoro di Team NINJA può essere catalogato come un esempio (nonostante la presenza di qualche sbavatura nelle texture che affronteremo successivamente) di un porting ben realizzato: a rigor di cronaca il lavoro realizzato dal team di sviluppo va caratterizzato come una Remastered del gioco originale, in quanto i modelli e le grafiche sono state completamente rivisitate, assieme al motore grafico. Questo ha permesso di poter affrontare il gioco a 70 fps solidissimi in quasi ogni scenario di gioco sulla nostra macchina (i7 7700HQ con una GTX 1060 6GB) con le impostazioni grafiche tra il medio ed il basso, con rarissimi cali al di sotto dei 60 in precisi punti della mappa dovuti forse a qualche errore del motore grafico (erano scene praticamente vuote, ben più semplici di alcune scene di combattimento in villaggi con numerosi modelli a sfondo, dove il framerate è rimasto graniticamente sopra i 65). Utilizzando un PC desktop High End (i7 10700k con una 2080ti) siamo riusciti a sfiorare i 120fps con le impostazioni ad Ultra in risoluzione QHD (1440p), andando a riscontrare gli stessi pesanti drop negli stessi precisi punti. Volendo spingerci fino al 4K nativo siamo stati costretti ad abbassare i dettagli ad una combinazione di medio/alto, che comunque si mantiene graficamente soddisfacente (e per chi se lo chiedesse, a nostro avviso ancora decisamente superiore all’esperienza ottenuta su PS5)

Dobbiamo segnalare qualche sbavatura però: se da un lato gli elementi in primo e secondo piano sono realizzati magistralmente, data la natura del gioco (non open world ma realizzato a missioni che sono dei compartimenti stagni) la profondità di campo è misera e ben lontana dalle suggestive inquadrature apprezzabili in giochi dall’ambientazione simile, come Sekiro oppure Ghost of Tsushima. Un altro problema lo abbiamo riscontrato impostando il 4K nativo su una TV, dove abbiamo notato come alcune texture del terreno e degli elementi scenici siano il risultato di un pesante upscaling dei modelli che ne hanno evidenziato i difetti nella rappresentazione.

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Patrick Grioni
Amministratore
3 anni fa

Ottima review 😉