Labyrinth City: Pierre the Maze Detective Review

by Francesco Viscardi
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Sviluppatore:Distributore:Versione testata:Costo:Data rilascio:
Darjeeling ProductionesPixmainSteam11,99 Euro22/06/2021

Chi di noi, durante la spensierata infanzia, non ha mai sfogliato uno di quei libri interattivi che, pagina dopo pagina, ci permetteva di aguzzare la vista e l’ingegno, in cerca di oggetti nascosti, in un dedalo di immagini e ambientazioni? In passato sono stati prodotti diversi titoli cartacei di questo genere (ricordiamo forse il piú famoso, “Trova Ubaldo”) e tra questi spiccano quelli di Pierre the Maze Detective, prodotto e disegnato interamente da Hiro Kamigaki.


Ecco che oggi, grazie a un progetto interamente Francese, dei giovani sviluppatori raccolgono la sfida e trasformano le avventure dell’ astuto Detective Pierre, in un vero e proprio titolo videoludico, che abbiamo avuto il piacere di provare su piattaforma Steam.
Sviluppato da Darjeeling Productiones e pubblicato da Pixmain Games , il gioco permette di esplorare ed interagire con un miriade di labirinti, presi direttamente dalle splendide immagini del secondo libro (stampato nel 2015) di Hiro.
Quindi, armiamoci di una buona vista, ingegno da vendere e soprattutto tanta tanta pazienza: siamo pronti per entrare nel mondo di Labyrinth City: Pierre the Maze Detective!


Prova a prendermi!


La nostra storia comincia quando Pierre, il famoso investigatore di labirinti, viene a conoscenza del furto di un preziosissimo manufatto dal museo della cittá: infatti la Pietra del Labirinto e´ scomparsa!
Il furto di questo oggetto crea un vero scompiglio, sia all’interno del museo stesso che tra tutta la popolazione di Labyrint City, visto che la pietra in questione é dotata di poteri davvero straordinari: infatti é capace di trasformare qualsiasi ambiente e addirittura il mondo intero in un dedalo di labirinti senza fine.
Dopo un piacevole filmato introduttivo (un po’ statico, ma che sicuramente riesce ad introdurre il giocatore all’ interno della storia e degli eventi), scopriamo che il responsabile del furto non é altro che il perfido Mister-X, abile ladro mascherato, senza scrupoli e nemico giurato di Pierre, che rivendica la proprietà della pietra magica e non é certo intenzionato a restituirla.


Anzi, lancia una vera e propria sfida, a suon di risate, al nostro eroe detective che, in compagnia della sua amica fidata Carmen, dovrá inseguirlo senza sosta attraverso ben 10 livelli di gioco, con ambientazioni che spaziano tra città, castelli, caverne, ville infestate e molto altro ancora: purtroppo peró Mister-X sembra sempre un passo avanti e sfuggente alla mano della giustizia. Ma Pierre, non é certo un investigatore che si arrende facilmente.


C’é…ma non si vede…o forse si?


Cosa possiamo dire del Gameplay di un labirinto? In questo caso moltissimo.
All’ interno del gioco dobbiamo localizzare e parlare con vari personaggi (e anche animali), che spesso possono indicarci la giusta direzione da seguire, ma per il nostro Pierre raggiungerli si dimostrerá tuttaltro che semplice. Ogni area di gioco, infatti, si é letteralmente trasformata in un labirinto, composto dalle persone e dagli oggetti che lo compongono, costringendoci ad usare tutte le nostre risorse di “Problem Solving”, per trovare finalmente una via di uscita e soprattutto raggiungere l’inafferrabile Mister-X e la pietra in suo possesso.
E’ importantissimo interagire con gli oggetti e personaggi, ad esempio i maghi che tramite delle frecce viola, ci indicheranno la giusta strada da seguire, incappando spesso in alcuni minigiochi di varia difficoltà, che metteranno alla prova il nostro ingegno e le doti enigmistiche.


Ogni livello fornisce, inoltre, oggetti da collezione da scovare (bauli, stelle, dipinti, etc.), che ci permetteranno di aumentare di livello e acquisire sempre piú abilitá per risolvere il caso.
La soddisfazione nell’immergersi in un labirinto é quella di riuscire ad uscirne da soli, ma anche esplorarlo interamente, spesso prendendo strade senza uscita, tunnel bui che ci faranno apparire da tutt’altra parte e costringendoci spesso a tornare indietro, sempre se abbiamo memorizzato il percorso, altrimenti il rischio di perdersi é molto alto. Ma attenzione: saremo talmente concentrati sul percorso corretto, che spesso non ci accorgeremo che la difficoltà andrà via via aumentando e trasformando le location, in dedali sempre più difficili e a primo impatto irrisolvibili. Insomma, questo titolo é una vera e propria sfida ai nostri neuroni.


Spazio al colore e alla fantasia.


Dobbiamo sicuramente ringraziare Hiro Kamigaki, per i personaggi e le ambientazioni davvero vibranti e colorate, infatti, oltre che ideatore della collana di libri, ha ricoperto un ruolo artistico chiave nello sviluppo del gioco. I labirinti sono il punto centrale del gioco, ma ogni scena é cosi ricca di situazioni e dettagli, uniti a carattere e umorismo in gran quantità, da farlo sembrare davvero vivo.
I movimenti di Pierre sono affidati ai classici tasti direzionali e la visuale scorre nelle quattro direzioni: ed é qui che qui che dobbiamo mettere in discussione, una scelta di produzione particolare.
Per essere un gioco incentrato sull’esplorazione, la navigazione appare, nella sua struttura, abbastanza rigida e anche in presenza di mura statiche non é facile muoversi liberamente, visto che il nostro personaggio spesso deve compiere movimenti di direzione obbligati, risultando a volte difficile uscire da alcune aree e rimanendo bloccati in punti all’apparenza semplici. Questo può portare il giocatore a distrarsi dai particolari importantissimi di gioco ed essenziali per trovare una via di uscita

Le tortuose passerelle del porto: in alcune occasioni, risulterá difficile manovrare Pierre.


Sul profilo audio, dobbiamo ammettere che é davvero energico, adattandosi perfettamente allo stile di gioco e variando in base a ogni contesto, contribuendo in maniera significativa al brivido dell’ esplorazione e contemporaneamente rilassando il giocatore mentre é impegnato a districarsi nel labirinto.


La voce narrante (con sottotitoli in italiano) é davvero coinvolgente e si adatta, come in un libro di fiabe, al contesto per cui sono stati pensati i famosi libri di Hiro Kamigaki. Tuttavia abbiamo notato, in piú di un occasione, che viene a mancare una completa sincronia tra le due parti: il testo narrativo si discosta da quello che realmente leggiamo nei sottotitoli, creando una certa confusione, sicuramente un bug che speriamo venga risolto con un piccolo aggiornamento software.


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