MI200 Instinct CDNA2, una Gpu Chiplet che anticipa il futuro delle soluzioni Radeon.

by Francesco Viscardi
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Dopo le interessanti dichiarazioni del presidente di AMD, Lisa Su, che sono apparse online nei giorni scorsi e riguardanti la MI200, torniamo subito sul pezzo in merito all’ incredibile Gpu professionale con architettura CDNA2, che dovrebbe finalmente arrivare entro la fine dell’ anno.
Il nuovo supercomputer di Pawsey (struttura nazionale di elaborazione ad altissime prestazioni e sita nell’ Australia occidentale), un sistema che vanta 50 Petaflop, secondo le parole del CTO Ugo Varetto, avrà a disposizione oltre 200.000 Core relativi a Cpu AMD Milan e più di 750 Gpu, sempre AMD, Instinct MI200.
Fin qui potrebbe trattarsi di normale amministrazione nel campo dei supercomputer, sebbene le cifre in ballo rimangono comunque davvero impressionanti.


Ciò che più di tutto ha fatto scalpore, nelle dichiarazioni di Varetto, riguarda invece invece la rivelazione che le AMD MI200 avranno 128 Gb di memoria dedicata di tipo HBM2.
Le nuove Gpu dedicate al mondo professionale andranno a costituire un sistema da ben 70 milioni di dollari, che verrà poi sfruttato nell’ analisi, acquisizione, condivisione e gestione del ciclo vitale di dati, un lavoro chiamato nel dettaglio “data work”.
Insomma, sembra proprio che con Aldebaran, questo è il nome in codice della nuova MI200, AMD abbia intenzione di fare davvero sul serio. Del resto, anche la Dr.ssa Su, nel corso del suo intervento presso JP Morgan (multinazionale americana, dedita ai servizi finanziari), ha dichiarato senza segreti che in casa AMD sono tutti particolarmente entusiasti e definendolo “il prossimo grande passo in una sorta di innovazione, intorno alle architetture dei data center”.


Ricordiamo inoltre che il chiplet della MI200 sarà basato sulla nuova architettura CDNA2, con 128 CU per ognuno dei due Die, per un incredibile totale di 128 Gb di memoria a disposizione interamente per questa Gpu: sarà la prima architettura a presentare un doppio die ed è uno specchio interessantissimo anche per il futuro delle soluzione gaming che, come sappiamo, seguiranno lo stesso percorso (a meno di clamorose smentite).
Appassionati del Vault, i dati sono veramente impressionanti e non ci resta che attendere ulteriori sviluppi, anche solo per analizzare le prestazioni di questa nuova tecnologia e, perchè no, soddisfare la nostra sempre più grande fame di innovazione e sviluppo.
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