Dopo aver appreso dell’ importante passo avanti, su architettura ARM grazie alle tecnologie RTX sempre piú impressionanti, Nvidia torna nuovamente sotto i riflettori per una nuova ondata di interessanti indiscerezioni, in merito alla prossima generazione di schede video da Gaming.
Parliamo ovviamente, (con grande gioia e hype degli appassionati), delle prossime schede RTX serie 4000, nome in codice ”ADA Lovelace”, il cui design, a quanto pare dalle informazioni in nostro possesso, sarebbe ormai stato ultimato dalla casa di Santa Clara.
Secondo quanto emerso e suggerito dal noto tipster Greymon55, ADA Lovelace è ormai a un punto di svolta e sarà basata su nodo TSMC a 5 nanometri, ecco quindi che si apprende il ritorno di Nvidia presso le fonderie Taiwanesi, dopo la breve esperienza in casa Samsung e lo sviluppo della tecnologia ”Ampere” basata su processo produttivo da 8 nm.
Attualmente però non abbiamo ancora informazioni, sulla tecnologia utilizzata, quindi non sappiamo se si tratta di nodo N5 o N5P.
Tante, finora, le ipotesi sulle schede video che succederanno ad Ampere e di recente anche kopite7kimi, aveva provato a dare la sua versione, confermando il nodo a 5 nanometri ma sostenendo che la nuova strategia di NVIDIA si sarebbe potuta basare anche e soprattutto sulle performance delle GPU AMD RDNA3.
Tale strategia, sempre secondo il tipster, non lega necessariamente Lovelace alla Serie 4000 di NVIDIA.
Secondo Moore’s Law is Dead infine, anche se le schede RDNA3 dovessero superare in termini di performance la Serie 4000 di NVIDIA, queste ultime potrebbero comunque avere la meglio in termini di prezzo, soprattutto in pieno shortage.
Appassionati del Vault, nonostante il leaker sembri estremamente certo di quanto affermato, ricordiamo che siamo ancora nel campo dei rumor e quindi di informazioni da prendere con tutta la cautela del caso.
La cosa certa é che sará nostra cura tenervi informati e aggiornati nei giorni a venire, in modo da tenervi sempre sul pezzo.
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Volevo solo precisare che il gioco nominato dal redattore dell’articolo nella sua bio, si chiama per la precisione Sam & Max, Hit the Road.
Grazie della segnalazione, lo diremo a Francesco di correggere 😉