Roccat Burst Core Review

by Patrick Grioni
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Visione d'insieme

Il mouse Roccat Burst Core, in questo caso nella versione nera (ne esiste anche un modello bianco), viene consegnato in un box abbastanza minimale, il prodotto è protetto da sacchetto protettivo e anche la presa usb ha un cappuccio per evitare danni, completano il bundle il manuale: null’altro. anche la scatola, di dimensioni esigue, elenca unicamente le 4 caratteristiche principali, il sensore a 8500 Dpi, gli switch ottici, i 68 grammi di peso e un accenno ai 16,8 milioni di colori dei led RGB.

Fisicamente, dalle linee abbastanza massicce, è un mouse di medie dimensioni adatto sicuramente agli stili Palm e Claw, un po’ meno per chi preferisce (i pochi) il Fingertip, sostanzialmente per il peso: è dotato di eleganti texture laterali che aumentano leggermente il grip, i due tasti posizionati a sinistra sono abbastanza comodi, leggermente innaturale quello più distante e ogni tanto, viste le dimensioni, si rischia di schiacciarli involontariamente, la corsa del comando, comunque, è ben percepita e solida.

I due switch principali, tasto sinistro e destro del mouse, danno, inizialmente, una sensazione di mancanza di feedback, essendo silenziosi e molto precisi (mai episodi di doppio click nell’utilizzo) ma una volta “capiti” ed entrati nel concetto dello sensore ottico, se ne apprezzeranno le doti di piacevolezza: questo accade non tanto nel click singolo ma in quello prolungato quando si seleziona qualcosa, momento in cui sembra quasi abbia un comportamento più “elegante” rispetto alla sonorità di altri prodotti e forse, proprio per questo, bisogna abituarsi.

Il tasto centrale denominato sapientemente DPI, fa quello che afferma, serve a richiamare al volo i profili salvati, aumentando o diminuendo la definizione del sensore: lo si usa raramente, ma fa piacere constatare che sia di buona qualità anch’esso.

La rotellina di scorrimento, decisamente silenziosa, è livellata per consentire uno scrolling a segmenti unificati, ha una media piacevolezza nell’uso ed è l’unico elemento dotato di possibilità di personalizzazione luminosa: una mossa intelligente, conferisce un’estetica unica e specifica senza sfociare nel faceto e comunque offrendo qualcosa “alla moda” nella fascia di prezzo 30 euro.

Le plastiche, di buona qualità, lasciano sul corpo dove poggia il palmo qualche segno di troppo, sono opache ma temiamo che alla lunga, con l’usura, possano essere definite da profili lucidi.

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