E’ inutile girarci intorno: la crescita dei prezzi delle schede video, negli ultimi mesi, è un fattore che è sotto gli occhi di tutti. Ed è altrettanto inutile nasconderne il motivo: se da una parte si possono incolpare sicuramente i miner e gli scalper, una buona parte dello shortage che ha portato come conseguenza all’innalzamento dei prezzi è la carenza di componentistica, che ha inevitabilmente portato la produzione di schede video ad essere ridotta ad un punto da non permettere alle case produttrici di soddisfare la domanda degli utenti. E com’è lecito aspettarsi, in queste condizioni è abbastanza logico ritrovarsi con prezzi talvolta perfino criminali, tanto nel mercato del nuovo quanto in quello dell’usato, con utenti che approfittando della situazione comprano le schede video rivendendole a prezzi ben più che semplicemente gonfiati. Ma se ancora oggi la situazione non sembra in alcun modo volersi sgonfiare, tramite le parole di Lisa Su, CEO di AMD, si è iniziato a vedere un piccolo spiraglio, sebbene si tratti di una luce molto in fondo al tunnel che tutti stiamo percorrendo attualmente.
La rivelazione, o forse è più corretto dire la previsione, è arrivata durante una conferenza tenutasi a Beverly Hills, e più in particolare durante un’intervista alla quale hanno partecipato anche il Code Conference producer Kara Swisher e il tech reporter di CNBC, Jon Forrt. Durante l’intervista si è parlato della carenza di materiali che ha iniziato ad essere un problema serio fin da quando la pandemia di Covid-19 ha colpito anche vari mercati, non soltanto nel campo dell’elettronica e della componentistica PC in generale. Sebbene la situazione non sia delle più rosee, secondo le previsioni di Lisa Su si dovrebbe vedere un miglioramento a partire dalla seconda metà del 2022. E sebbene ormai il 2021 sia nelle sue fasi conclusive, si tratta comunque di aspettare un tempo estremamente lungo per vedere un briciolo di speranza in una situazione che non sembra volerne dare in alcun modo.
Ad ogni buon conto, Su ha confermato che AMD cercherà comunque di mantenere il passo con la sua rivale Nvidia, la quale pare abbia peraltro iniziato a costruire alcuni nuovi stabilimenti in Arizona, negli Stati Uniti. Si è inoltre parlato di come la pandemia globale abbia inevitabilmente alzato la richiesta, ad un livello che nessuno si sarebbe potuto aspettare e, unitamente agli altri fattori, questo avrebbe portato AMD a non riuscire a star dietro alla domanda con la propria offerta, avendo di fatto sottovalutato il fenomeno. Stando alle parole di Lisa Su, tuttavia, il fenomeno del mining avrebbe un’importanza del tutto marginale nella costruzione dell’attuale situazione economica, almeno per quanto riguarda AMD, dal momento che a differenza di quanto accade per Nvidia, AMD non ha limitato le performance di Hashign sulle proprie gpu.
E come al solito arriviamo al momento della domanda: voi cosa ne pensate di questa situazione? Siete riusciti ad acaparrarvi una gpu, o siete fra coloro che hanno subito l’onda d’urto dell’attuale carenza di unità, ritrovandosi a non poter fare upgrade? Quale che sia la risposta fatecelo sapere nella sezione commenti e discutiamone insieme!
Previsioni condivisibili, purtroppo è una crisi generale di forniture.