Test Gaming
Il capitolo più interessante, però, di questo articolo, è sicuramente quello che riguarda la componente gaming, ma dobbiamo fare una premessa, prima di buttarci ratti nei benchmark: molto spesso le performance Cpu si misurano in contesti di utilizzo concreto, che sicuramente è un giusto e plausibile approccio, ma che sconta il vincolo di essere limitati dalle performance Gpu.
In questi test abbiamo deciso di utilizzare setting molto conservativi, in alcuni casi, proprio per capire dove la Cpu potesse rappresentare un vincolo e quindi non essere in gradi di generare più frames.
A nostro parere la condizione in cui il processore diventa limitante è assai peggiore di quella in cui la Gpu possa risultare inadeguata: diminuendo il dettaglio, infatti, quest’ultima potrebbe alleggerire il carico e raggiungere il risultato sperato a scapito di qualche finezza, con la Cpu, invece, qualsiasi sia l’impostazione scelta, le performance, in caso di collo di bottiglia, saranno inalterate e indipendenti dalla configurazione software.
Ori and the Blind Forest
Ori è un platform adventure game di Moon Studio, recentemente aggiornato con il nuovo capitolo Ori and the Will of Wisps (di cui trovate la nostra recensione QUI), di cui abbiamo voluto provare, però, la versione del 2015, sicuramente non troppo esosa in fatto di risorse, ma nemmeno così parca come potrebbe sembrare per il genere.
Come è chiaro, all’incirca verso i 130 fps, nella nostra sequenza predefinita, il nostro FX 8350 trova il suo limite: sicuramente 130 fps sono una quantità ingente di frames, capaci di restituire una fluidità impeccabile anche su pannelli da 144 Hz, seppur non saturando tutto il potenziale.
Sia in 1920×1080 che in 2560×1440, con pochi compromessi, la RX 470 4 Gb, in questo caso risulta una compagna più che adeguata, e anche portata al limite delle sue capacità riesce a non essere troppo lontana dai 60 fps anche al massimo dettaglio in 2k.
Prey
Prey è il secondo titolo che prendiamo in esame, seguito del capolavoro del 2006 di Human Head Studios, sviluppato inizialmente dagli stessi sviluppatori, poi fallito come progetto (chiuso da Bethesda) e ripreso solo successivamente da Arkane Studios. uscì nel 2017 con un ottimo successo di pubblico e critica.
A differenza di quello che si potrebbe pensare ci troviamo di fronte il sontuoso Cryengine, motore che non è mai stato famoso per ottimizzazione e performance, a fronte di una resa visiva encomiabile.
In questo caso, forse agevolato dagli ambienti abbastanza chiusi, la conta dei frames è cospicua e si presta come campo ideale per il testing del nostro FX 8350: ci troviamo di fronte a uno scenario simile a quello visto con Ori, con frame rate medi sui 130 fps a 1920×1080 sia in dettaglio basso che medio, che scendono sui 100 abilitando il preset massimo.
Anche a 2560×1440 le performance sono di tutto rispetto, ma più per merito della Gpu: da notare come nel gioco vi siano livelli dove l’utilizzo dei cores sale parecchio, grazie alla sua indole MT FX 8350 riesce a mantenere sufficineti performance generali anche in quei casi.
Resident Evil 2 Remake e Resident Evil Village
La serie Resident Evil non crediamo abbia bisogno di presentazioni essendo uno degli universi horror più fecondi dell’ambito videoludico: recentemente Capcom ha intrapreso un percorso di porting di diversi capitoli della saga verso le beltà dell’eccellente RE Engine, di cui ci siamo avvalsi per verificare i riscontri di FX 8350.
In questo caso lo scaling sul secondo capitolo non è definito da un collo di bottiglia apparente, ma probabilmente avremmo potuto salire oltre i 140 fps se la nostra Gpu ne fosse stata in grado, avallando l’idea di come il processore AMD sia in grado di accompagnare, con gli interessi, detta esperienza.
In Resident Evil Village, paradossalmente, le risultanze sono anche migliori con i vari preset, senza contare la possibilità di utilizzare Fidelity Fx Super Resolution: ben 130 Fps a basso dettaglio, differenze minime tra livello grafico medio e alto per quanto riguarda il frame rate e comunque più di 60 fps in 2k.
C’è da dire che la nostra routine di Benchmark (non ne esiste uno integrato) potrebbe non essere indice di tutte le variazioni di ambientazioni: vi sono scorci che mettono in seria difficoltà anche Cpu modernissime, soprattutto con le figlie della vampiresca donna Dimitrescu.
