Se c’è una cosa per cui i giochi Ubisoft non sono famosi, questa è senza dubbio la poca stabilità delle loro performance. Del resto è sotto gli occhi di tutti come Assassin’s Creed Valhalla abbia evidenti problemi sul versante prestazioni, affermazione questa che si potrebbe fare tranquillamente anche per quanto riguarda il più recente Farcry 6. Anche tornando indietro con la memoria si può comunque trovare qualche traccia di performance non ottimali nei giochi prodotti dalla software house francese, come ad esempio in Assassin’s Creed Origins, che nemmeno con una 5700 XT in coppia con un Ryzen 5 2600 riesce a garantire un frame rate stabile di 60 fps in Full HD in ogni situazione. Ma ora che abbiamo dichiarato l’ovvio, qual è davvero il problema? Orbene, il vizio sta proprio nel fatto che recentemente Ubisoft sembra voler giocare allo scarica barile e appaltare le proprie mancanze a fonti esterne che bene o male si trovano in ogni pc oggigiorno. Ma come sempre andiamo con ordine e vediamo di cosa si tratta più nello specifico.
Recentemente, sul profilo Twitter di Ubisoft, è comparso un messaggio con immagine allegata, la stessa che potete trovare qui sopra, nel quale la compagnia francese ha stilato un elenco delle applicazioni e dei programmi che secondo loro influenzerebbero le performance non solo dei loro giochi ma più in generale delle produzioni videoludiche. E sebbene sia sicuro affermare che alcuni dei programmi menzionati possano invero causare crash e problematiche di vario genere, come ad esempio MSI Afterburner, il resto della lista appare piuttosto inverosimile, per non voler dire altro. Inutile spendere parole su quello che traspare da queste dichiarazioni, e del resto preferiamo che siate voi a giudicare autonomamente la questione, ma se c’è un dato di fatto in tutto questo, si potrebbe tranquillamente dire che determinate illazioni non hanno né capo né coda.
Il punto focale della questione è che Ubisoft non sembra in alcun modo intenzionata a risolvere i problemi che affliggono inopinabilmente i propri titoli, preferendo invece suggerire all’utenza di disattivare i programmi elencati nel proprio Tweet, programmi che peraltro sono per la maggior parte ormai di uso comune per la stragrande maggioranza degli utenti. Programmi come Skype, Discord, Razer Synapse e Torrent rientrano ormai nell’utilizzo quotidiano nonché estensivo della maggior parte di noi, e appare inverosimile che possano essere loro la causa di ogni male, di ogni problema di performance che affligge i titoli in questione.
Affermare che i giochi Ubisoft abbiano problemi sarebbe semplicemente una dichiarazione dell’ovvio, cosa che diviene evidente guardando a Farcry 6, sebbene ai tempi della propria uscita anche Watchdog Legions soffrisse di problemi di performance legati alle cpu, poi risolti con una patch post lancio. Stessa soluzione che potrebbe, forse, risolvere i problemi che Farcry 6 si porta ancora dietro, sebbene non siano ancora state rilasciate notizie in merito al rilascio di questo ipotetico fix. Ciò che però è interessante è che nonostante tutto questo la compagnia non ha menzionato in alcuna maniera il proprio DRM come possibile causa dei già menzionati problemi, il che lascia pensare con sempre maggiore intensità che non si tratti di un tentativo di aiutare l’utenza con i propri suggerimenti ma, piuttosto, di evitare di riconoscere dove avrebbe sbagliato.
E a questo punto non ci rimane che affidare come sempre la parola a voi: cosa ne pensate? Credere che le argomentazioni di Ubisoft, così come i loro consigli, abbiano qualche valenza effettiva? Oppure ritenete che si tratti solo di una fin troppo comoda scusa per evitare di assumersi le proprie responsabilità? Quale che sia la risposta vi invitiamo a farci sapere la vostra nella sezione commenti, come sempre, in modo da poterne discutere insieme!