Battlefield 2042 Review

by Splintell
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Un plausibile futuro

Come intuibile dal nome stesso, siamo in un prossimo futuro, a circa 20 anni da oggi, in uno scenario globale spaventosamente realistico.
Dal breve video introduttivo del gioco, ci collochiamo immediatamente dopo gli eventi di Battlefield 4 (ambientato nel 2020 e che sotto Trump presidente USA abbiamo seriamente rischiato di viverle anche noi, basti guardare ad Hong Kong oggi) dove, a seguito di terrificanti sconvolgimenti di clima e catastrofi naturali su scala planetaria, siamo ritornati in pieno clima da guerra fredda.

L’Europa è rimasta vittima di una crisi economica senza precedenti che ne ha distrutto ricchezze ed abitanti, tanto da causare il fallimento di tutti gli stati membri e creare un’esodo senza fine di tutti i suoi abitanti, che si faranno chiamare Dis-Pat (“senza terra“, “senza patria“).

Continui Black-Out, carestie, rivolte e disperazione hanno riportato il mondo alla guerra per la sopravvivenza, in cui non ci sono più regole o condotte da seguire, ma solo gli interessi delle 2 ultime superpotenze con ancora abbastanza forze per lottare nel disperato tentativo di controllare le ultime risorse disponibili.
Grande assente la Cina che era capace di aggiungere ulteriore trama e significato agli sconti come accadeva in BF4 ma che, secondo noi, arriverà sufficientemente presto a stravolgere i deboli equilibri con i consueti DLC.
Quando si parla di futuro, imminente o lontanissimo che sia, si ha sempre la sensazione che qualcosa non sia plausibile o corretto, e BF 2042 non è da meno: sono molte le incongruenze soprattutto nella collezione di armi disponibili al lancio: PP-29 e Magnum 44 sono quelle che stonano di più in quanto incredibilmente anacronistiche (PP-29 sarebbe un’ammodernamento del già fallimentare progetto russo PP-19 con il suo tipico caricatore elicoidale storicamente inaffidabile e complesso da ricaricare, ma onnipresente in quasi tutti i giochi di guerra) mentre un plauso va al design della AK-24, praticamente la copia carbone della nuovissima AK-12 adottata neanche 2 anni fa dall’esercito russo (quello vero).

Sul fronte dei mezzi da battaglia siamo praticamente compatibili al 90% con quanto esiste già oggi, ad eccezione dell’ MV-38 Condor (velivolo con propulsori direzionali capace di essere aereo ed elicottero a seconda delle necessità), futuristico ma plausibile e LCAA Hovercraft (per quale motivo si dovrebbero utilizzare nelle battaglie futuro non ci è dato sapere, visto che sono incredibilmente fragili e utili solo per la movimentazione di truppe su campi minati, di certo non come mezzi d’assalto).
Incredibile ma vero, il mini-tank chiamato M5C BOLTE esiste davvero con il nome di Ripsaw.

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