Livello (poco) tecnico
Lenovo Legion 5 Pro 16″ AMD |
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Processore: Ryzen R7 5800H |
Scheda Grafica: Nvidia RTX 3070 da 140 watt TGP |
Ram: 16 GB 8×2 Samsung CL22 da 3200MHz |
Archiviazione: SSD Nvme Crucial da 2000 MB/s read |
Prima di cominciare con l’analisi puramente tecnica del prodotto, va fatto una premessa importante.
Possiamo tranquillamente dire che questa recensione è stata svolta durante le prime settimane di vita del gioco, durante le quali ha già collezionato 3 major update: la classica patch del Day One del 19 Novembre, la patch del venerdì 26 Novembre e l’ultima in ordine cronologico del 2 Dicembre.
Rispetto alla versione provata in anteprima su Xbox GamePass tramite le 10 ore gratuite incluse con EA Play, abbiamo notato grossi miglioramenti soprattutto nella correzione dei bug più fastidiosi di gameplay (vedere la sezione sopra) ma davvero poco o nulla lato performance; questo avvalora ulteriormente la tesi che questi problemi non sono imputabili unicamente ai file di gioco (se non in minima parte lato ottimizzazione) ma comprendono anche e soprattutto l’impiego di server sottodimensionati per gestire le mappe da 128 players. Questo lo si nota in particolare nella modalità sfondamento, dove la quasi totalità dei giocatori si concentra in 2 punti specifici della mappa alla volta (o in alcuni casi in uno solo) e questo causa tutta una incredibile serie di malfunzionamenti che vanno dall’abbassamento drastico di fps (30 o anche meno rispetto ai sempre pochi 65/70 generati in situazioni ottimali), instabilità di frametime sulla CPU che causa picchi di lag a tratti ingiocabili, mancata registrazione di hitmark, scomparsa di icone che segnalano la natura amichevole o ostile dei giocatori nelle prossimità, morti accidentali senza apparente motivo (la killfeed restituisce la scritta “Eliminato” senza specificare da cosa), invulnerabilità temporanea propria o dei nemici (dovuta probabilmente alla mancata registrazioni dei proiettili in arrivo) e tanti altri ancora ma più situazionali.
Da una prima analisi sembra che la CPU sia il problema, poichè abbiamo notato un’importante bottleneck sulla GPU che viene praticamente sempre dimezzata dell’utilizzo (nonostante sia sempre al massimo nelle frequenze sia del chip che delle memorie): tramite MSI Afterburner si nota come la CPU (nel nostro caso con 8 core e 16 threads) impieghi realmente solo 6 core fisici, un problema noto da tempo in tanti altri giochi che abbiamo sempre imputato all’ottimizzazione su console old gen (PS4 ed Xbox One).
La playerbase però è stata divisa in base all’hardware che utilizza; chi possiede una old gen avrà unicamente accesso a mappe dimezzate da 64 giocatori, quindi è assurdo che chi possiede una macchina di ultima generazione incorra negli stessi problemi di ottimizzazione, a maggior ragione quando il problema sembra non essere collegato principalmente all’hardware impiegato: per analizzare questo problema abbiamo provato a giocare su 3 diverse configurazioni:
- High End con Intel i7 11700K ed RTX 3080 MSi Suprim X a 1440p
- Mid Class con AMD Ryzen R7 5800H ed RTX 3070 da 140 Watt TGP (laptop) a 1600p
- Entry Level con AMD Ryzen R5 3600X ed RTX 3060 WindForce in 1080p
Purtroppo non è stato possibile effettuare i test alla stessa risoluzioni, ma i risultati sono ugualmente sconcertanti: la Mid Class dovrebbe essere la peggiore delle 3 per via dell’hardware da laptop (depotenziato del 20% circa rispetto alla controparte desktop) e della risoluzione maggiore da elaborare a schermo, mentre la High End dovrebbe comunque surclassare sia la Mid che la Entry.
Quello che vediamo invece è un’appiattimento generale delle prestazioni, con una RTX 3080 che riesce solo in alcuni casi a superare gli 80 fps ma che per il 90% del tempo pareggia sostanzialmente con le altre 2, mostrando gli stessi limiti nelle stesse situazioni critiche. Siamo sempre nell’intorno dei 60 fps con tutte e 3 le soluzioni proposte.
La patch del 2 Dicembre ha cambiato praticamente tutto lato prestazioni!
Nonostante nel changelog non fossero presenti alcune migliorie lato performance, la sera stessa dopo patch abbiamo trovato un gioco sostanzialmente diverso in molti aspetti cruciali fino a poche ore prima. Nel caso preso in esame (il laptop con la RTX 3070) abbiamo visto picchi di 85 e 90 fps, prima irraggiungibili anche nella modalità coop. Inoltre un altra piacevole sorpresa è stato constatare che gli eventi metereologici estremi (piogge a dirotto, tornado e tempeste di sabbia) non causavano più vertiginosi cali di prestazioni, rendendo nuovamente giocabili alcune mappe fino a quel momento assolutamente critiche.
Sono stati fatto passi avanti, mentre hanno annunciato un’altra patch entro la fine dell’anno per continuare a sistemare buona parte dei problemi. Dovremmo aspettare il nuovo anno per avere ulteriori notizie sul lato prestazioni, poichè la scalabilità sull’hardware è ancora molto lontana in uno scenario dove una 3060 desktop, una 3070 laptop ed una 3080 desktop top spec ancora si equivalgono sostanzialmente..
Siamo davvero tanto lontani dallo stato ottimale; nessuno aveva la pretesa di ottenere prestazioni paragonabili ad un competitive, ma Battlefield 5 nonostante non sia stato il migliore della saga, riusciva a restituire un esperienza davvero paragonabile al livello di hardware sul quale girava, tant’è che è stato usato per molto tempo come metro di giudizio e test di benchmark.
Non entriamo nel dettaglio con le impostazioni Ray Tracing semplicemente perché, visto lo stato attuale del prodotto e la qualità grafica (comunque ottima anche a bassi dettagli), non ha alcun senso attivarlo neanche su hardware top di gamma.
Discorso a parte per il DLSS, che figura disponibile sin dal lancio ma che, semplicemente, non fa nulla di positivo: superati i 50 metri di campo visivo confonde e mischia assieme tutti i dettagli rendendo indistinguibili i contorni degli oggetti e la loro profondità, mentre contemporaneamente abbassa il framerate invece di aumentarlo.