Il 2022 è ufficialmente iniziato e come ogni anno il primo grande palcoscenico del mondo tecnologico si dispiega al mondo intero per rivelare le meraviglie che ci attenderanno nel corso di questo anno.
il CES di Las Vegas è da sempre il primo ed uno dei più importanti appuntamenti per tutti gli appassionati di tecnologia, nonchè arena preferita per l’infinito scontro tra Intel ed AMD.
Se pochi mesi fa team blu ha rilasciato al mondo la sua ultima fatica (dopo quasi un decennio di continui refresh alla sua architettura), la tanto celebrata serie 12 caratterizzata da P core ed E core per la prima CPU Desktop eterogenea (qui per saperne di più), team red ha sicuramente incassato il colpo ma ha saputo rimettersi in guardia con l’annuncio della serie Ryzen 6000, nella trepidante attesa dell’avvento di ZEN 4 su nuovo socket AM5.
Quello che potrebbe sembrare un normale Refresh su 6 nm per la linea Desktop, diventa un nuovo prodotto sulla linea mobile con delle caratteristiche uniche che di sicuro faranno gioire tutti i futuri possessori di un laptop con a borso uno di questi prodotti. Di seguito troverete una breve lista riassuntiva delle varie proposte in arrivo durante questo 2022.
Si, non state sognando (anche se è presto per dirlo).
Per la prima volta nella storia di questo infinito scontro tra titani, AMD ha finalmente un prodotto di punta capace di toccare i tanto agognati 5 GHz in Boost out of the box, fino ad adesso esclusivo appannaggio di intel, senza che si debba ricorrere a sistemi di refrigerazione criogenici con Bios modificati ad hoc.
Si tratta ovviamente di Short Boost applicato a dei Single Thread Load, ma vedere quel 5 così pulito è sicuramente un enorme traguardo nonchè un sogno che si avvera, ennesima conferma dell’incredibile lavoro svolto negli ultimi anni sulla piattaforma Ryzen che ad oggi continua ad essere la soluzione migliore sul mercato se si cerca equilibrio tra performance pure e durata della batteria.
La sfida tra Intel 12’th e Ryzen 6000 si preannuncia davvero avvincente ma l’ultima parola spetterà, come sempre, agli OEM ed alle soluzioni termiche che andranno ad impiegare per contenere tutto il calore sviluppato, che è poi a conti il solo ed unico giudice inflessibile quando si parla di prestazioni su una macchina portatile.
L’asticella si posta sempre più in la con le possibilità teoriche di queste 2 soluzioni: una con core differenti per funzioni diverse volta all’ottimizzazione, l’altra con la vecchia (ma sempre efficace) strategia della forza bruta su un architettura più efficace dal punto di vista energetico.
Che la sfida abbia inizio!
