Uscirà in primavera e sarà basato su architettura Zen 3, con l’unica novità costituita dall’inserimento di 64 MB di cache impilata sulle unità di calcolo, che sommata ai 32 MB disponibili sull’L3, porta a un totale di 96 MB di cache, dalla latenza molto competitiva e in funzione quasi esclusiva per rendere al meglio nei videogiochi.
Una sorta di sogno per tutti gli appassionati: R7 5800X3D, infatti, con la sua configurazione 8 cores più CMT si presta a supportare al meglio i carichi gaming, inoltre è costituito da un solo CCD e quindi un setting più consono per consentire ad AMD di impilare un solo chip di cache, dinamica che rende possibile il medesimo trattamento per un eventuale R5 5600X3D, mentre sarebbe più problematico su processori classe R9 5900 e 5950.
Le frequenze dello stesso sono state impostate in maniera conservativa a 4.5 Ghz anche per rientrare nei limiti di TDP, migliorando al contempo il binning delle Cpu per frequenze di boost, in base al sistema di dissipazione, che ci si aspetta, all cores, interessanti.
Si vocifera, inoltre, che in futuro vedremo questo approccio anche nelle nuove e attese serie di processori AMD, in abbinamento con L3 unificata per CCD, o anche, ipotesi non da scartare, arrivando a sostituirla completamente in favore di chip di cache on die.
Analizzando le slide AMD, poi, se ne deducono le qualità in maniera cristallina (se presumiamo siano coerenti).
Prendendo ad esempio i riscontri a 1080P di 12900K contro un classico e più prestante R9 5950X, scopriamo che in Far Cry 6 vi era un divario, secondo i test di Computerbase, del 23,5%, tra il miglior risultato AMD e il miglior riscontro Intel. (confermati anche da Igor’sLab su Gpu AMD)
Questo vuol dire che se il 10% di distacco fosse confermato, con la semplice aggiunta di Cache l’architettura Zen3 sarebbe capace, in determinati ambiti, di sviluppare performance del 33% meglio rispetto al modello con la sola L3.
E’ bene precisare che tali livelli, probabilmente, non saranno attribuibili a tutti gli ambiti, ma solamente dove in passato, clamorosamente, facevano più fatica, riportando quindi i migliori benefici dove avevano più incertezze.
Questo tipo di prodotto, inoltre, sembra sarà una sorta di test bench dell’interesse che la clientela saprà attribuirli e quindi, eventuali sviluppi futuri, saranno dipendenti dalle performance di vendita.