Come abbiamo scritto in questo articolo, RX 6500 XT non è risultata una soluzione interessante anche per l’entry level, vuoi per i limiti in fatto di Pci-e solo a 4X, vuoi per i soli 4 GB di ram, vuoi per un quantitativo di Stream Processor non certamente in grado di spingerla molto in alto, per non parlare delle sole 16 RA che non la candidano nemmeno per un utilizzo accettabile del Ray Tracing con dettagli moderati.
Insomma, in molti aspetti, una soluzione non consigliabile, visto anche l’enorme divario con RX 6600, sua più vicina concorrente: questo l’ha portata a faticare, soprattutto con Pci-e 3.0, anche nei confronti di RX 570 mossa da Polaris con lo stesso quantitativo di Ram, una GPU sul mercato da 2017.
Non bastasse tutto questo, i prezzi si assestano sui 300-350 euro, rendendola di fatto una delle uscite più criticabili da anni.
A tutto questo, secondo un intervento su twitter di CapFrameX, anche lo scaling delle frequenze, vero fiore all’occhiello di Navi 24, risulta pessimo: da 1600 Mhz di core a 2500 Mhz solo il 18% di differenza, segno di come le limitazioni generali siano abbastanza pesanti.
A prova di ciò una RX 6800 XT, una Gpu che ha una configurazione decisamente convincente, consegue un miglioramento da 1600 Mhz a 2500 Mhz del 40%, indice di come lo scaling sia quasi proporzionale alla differenza di frequenza (che è di un 56%).
C’è da dire che il grande limite pare essere la banda Ram, oltre il quantitativo, che la relegano così in un generale ambito di mediocrità.
Ci si deve mettere di impegno per andare peggio di una scheda fatta per lo stesso segmento di mercato, che però ha 5 anni ed al lancio stava quasi la metà del prezzo della soluzione attuale
Vedremo, sarei comunque curioso di testarla 😉
Altra considerazione: a mercato non dopato l’avrebbero messa a 120-130 euro.