No, non vi siete appena risvegliati nell’ormai lontano 2015, quando The Witcher 3 era in dirittura d’arrivo e, senza che nessuno lo sapesse, si preparava a portare una vera e propria rivoluzione nel mondo del gaming e, soprattutto, in quello degli action Rpg di stampo open world seguendo la scia tracciata dal quinto capitolo della saga Elders Scrolls, tanto da venire definito “Skyrim come avrebbe dovuto essere”. Il rimando di cui si sta parlando è purtroppo quello della versione Next Gen dell’ormai celeberrimo titolo made in CD Projekt Red, annunciata ormai da quasi due anni e destinata al momento a non vedere la luce per chissà quanto tempo.
La notizia ci giunge direttamente dagli sviluppatori polacchi, che con un comunicato stampa hanno deciso di rendere partecipi pubblico e critica dello stato attuale dei lavori. Una notizia che, tuttavia, è destinata a scontentare parecchie persone. Stando alle dichiarazioni si tratterebbe di un non meglio specificato intento di valutare l’estensione del lavoro da fare, il che a voler essere sinceri apre la strada a così tante ipotesi e speculazioni che forse non è nemmeno il caso di iniziare a rifletterci sopra.
Abbiamo deciso di lasciare ad un nostro team interno l’onere di portare avanti i lavori sulla versione Next Gen di The Witcher 3: Wild Hunt. Attualmente stiamo ponderando l’estensione del lavoro che necessita di essere svolto, e pertanto ci vediamo costretti a rimandare l’uscita a data da destinarsi.
CD Projekt Red
Non soltanto, insomma, non vengono dati ulteriori dettagli in merito alle reali motivazioni che hanno portato a questo ritardo, ma non viene neppure data una possibile finestra d’uscita, anche vaga. Il che con ogni probabilità significa che dovremo aspettare almeno un paio d’anni per saperne qualcosa in più, ammesso e non concesso naturalmente che si decida di proseguire nei lavori. Ma la domanda che sorge spontanea a questo punto è: ce n’è davvero bisogno?
Stiamo dopotutto parlando di un titolo che, nonostante abbia ormai 7 anni suonati, riesce ancora a stupire e ammaliare il pubblico di giocatori, rivelandosi sorprendentemente al passo coi tempi nonostante l’età ormai veneranda. E anche se così non fosse, esistono decine e perfino centinaia di mod per il titolo, alcune delle quali permettono perfino di simulare l’effetto Ray Tracing. Perciò viene da domandarsi se non sarebbe saggio, per CD Projekt, accantonare i lavori per questo aggiornamento e focalizzarsi piuttosto sullo sviluppo di un nuovo titolo di qualità. Un qualcosa del quale dopo la batosta di Cyberpunk 2077 si sente un disperato bisogno, per non perdere fiducia nella software house.
Dovrebbero stipendiare i modder piuttosto visto il lavoro eccelso che hanno fatto su alcune mod, tra le quali quelle dell’illuminazione dinamica e delle texture.
Bastano già queste 2 celebri mod per toglierli almeno 5 anni