Chi segue anche solo in minima parte il medium del gaming lo sa molto bene: i rinvii sono l’ordine del giorno per i titoli in sviluppo. Del resto è impossibile prevedere quali e quanti problemi si incontreranno lungo il percorso, e quindi fornire una data precisa diventa sempre più difficile. Ne sanno qualcosa quelli che hanno aspettato con trepidazione giochi del calibro di Death Stranding, Cyberpunk 2077 e Final Fantasy 7 Remake, tutti e tre titoli che hanno dovuto affrontare rinvii a dir poco giganteschi nel corso della loro attesa. E oggi un altro titolo va ad aggiungersi a questo novero. Parliamo ovviamente di Starfield, attesissimo titolo di casa Bethesda.
Pubblicizzato dalla stessa Bethesda come uno Skyrim in versione spaziale, Starfield era atteso per l’11 novembre 2022, data scelta non a caso da Bethesda stessa, in quanto la sua uscita avrebbe dovuto segnare anche 11 anni dall’uscita di quello stesso Skyrim a cui il titolo sembra rifarsi in larga parte e, forse, anche un allontanamento da parte della casa produttrice da questo titolo che è stato ormai riproposto in tutte le salse, in maniera non dissimile da quanto fatto da Capcom col suo Resident Evil 4, rilasciato su pressoché ogni piattaforma esistente nel corso degli anni.
Assieme a Starfield anche Redfall ha subito un rallentamento e, in effetti, l’annuncio principale avrebbe riguardato proprio quest’ultimo avvenimento, inserendo Starfield come notizia “secondaria”, forse nella speranza che la cosa passasse inoservata. Speranza, ci sentiamo di dirlo, a dir poco puerile da parte di Todd Howard e soci, dal momento che non sono in pochi gli utenti in attesa di poter mettere le mani su Starfield e di rivivere sensazioni simili a quelle ricevute da Skyrim. Il titolo, come riportato nel comunicato stampa in calce all’articolo, è stato rimandato a data da destinarsi, designando una ben più generica prima metà del 2023 come target d’uscita. La domanda che viene da porsi è: perchè?
Perchè rimandare un titolo a soli sei mesi dall’uscita prevista, tanto più che secondo le parole della software house stiamo parlando di un gioco già completo? La risposta che viene più spontaneo è che questo tempo servirà agli sviluppatori per rifinire ulteriormente il prodotto finale, in modo da rimuovere almeno una parte dei bug e dei glitch di cui con ogni probabilità il titolo sarà infarcito, come del resto è tradizione per i titoli Bethesda, il che considerando lo stato a dir poco pietoso in cui versano i loro titoli in tal senso, dovrebbe far riflettere su quanto grama possa essere la situazione. Ma, come si suol dire, chi vivrà vedrà. Ora come ora non ci rimane che attendere ulteriori sviluppi, nella speranza che giungano il prima possibile.