Noctua NH-L9a Review

Visivamente parlando

NH-L9a si presenta con un packaging di primo livello, tipico dei prodotti Noctua: il tutto è compatto in una scatola da appena 21x15x5 cm, ma dove non manca nulla, nemmeno per i più narcisi.

Troviamo infatti una targetta in metallo con bioadesivo (non il semplice sticker quindi) con il logo dell’azienda da apporre sul case (pratica che personalmente non farei mai, ma sono gusti NDR), un tubetto dell’ottima pasta termoconduttiva NT H1, il manuale di installazione, minimalista e chiarissimo, come piace a noi, un adattatore low noise per consentire di diminuire e controllare la velocità delle ventole anche negli ingressi 3 pins, 4 viti di aggancio e il backplate, anch’esso nero.

Ovviamente, troneggia in mezzo a tutto questo, il dissipatore stesso: sicuramente curato nei dettagli ingegneristici, con alettatura solidissima e un peso non indifferente e inaspettato di quasi mezzo chilo, sormontato da una ventola NF A9x14 (92x92x14 mm) che arriva fino a 2200 RPM nella versione stock, ma che in questo caso è spinta fino a 2500 RPM e che consente un airflow di  575 m³/h. (contro i 50,5 della versione venduta singolarmente)

Lo schema pensato da Noctua per la dissipazione è ordinatissimo: si tratta di due Heatpipe che divergono da una parte monolitica centrale per andare radenti verso il bordo del gruppo lamellare accompagnandolo per tutta la lunghezza del dissipatore: ovviamente abbiamo una base in rame e scopriamo anche il motivo del peso elevato del prodotto, la stessa, infatti, è molto generosa (per intenderci più grande anche dell’Artic 34 esports) ed estesa.

Insomma quello che non si può ambire in altezza si è cercato di recuperarlo in consistenza e compattezza.