Test FSR 2.0: l’upscaling di AMD che supera la risoluzione nativa.

Nell’ultimo anno le tecniche di Upscaling sono diventate man mano un prezioso selling point delle architetture Geforce RTX, vista la natura proprietaria del suo algoritmo e la necessità di utilizzare le unità Tensor per i calcoli comparativi delle immagini e dei vettori.

Sostanzialmente le stesse consentono, tramite una renderizzazione dell’output a una risoluzione minore e il successivo ricalcolo dell’immagine, di ottenere una qualità simile (a volte migliore, in alcuni aspetti) alla risoluzione nativa, ma con evidente beneficio in fatto di performance, che nel peggiore dei casi vedono aumenti intorno al 30-35%.

Una prima risposta AMD avvenne con l’introduzione del primo FSR 1.0 (Fidelity Fx Super Resolution) nel giugno del 2021 che sfruttando l’algoritmo Lanczos e un solo frame di partenza come base cercava di proporre un’alternativa che, però, non poteva tecnicamente rivaleggiare nella sua forma spaziale con DLSS 2.3 di Nvidia.

Ma se sul campo tecnologico latitava, aveva il grande vantaggio di essere un’implementazione che per i calcoli necessari si appoggiava sulle unità compute, e quindi in forma del tutto Open Source sotto l’ombrello di Gpu Open, implementabile su qualsiasi architettura GPU, vecchia e nuova, senza necessità di unità di calcolo dedicate.

FSR 2.0, mantiene questo principio generalizzante, ma vuole spingere, attraverso l’upscaling lineare (che utilizza comunque ancora l’algoritmo Lanczos) l’acceleratore sul piano qualitativo fintanto da risultare superiore anche alla risoluzione nativa.