RansomHouse, un gruppo recentemente nato che punta a guadagnare trattando dati di compagnie attaccate da hacker e ransomware, ha dichiarato di possedere 450 Gb di dati provenienti di AMD.
RansomHouse funge essenzialmente da intermediario tra gli hacker e la vittima del furto, in modo da poter far restare il criminale nell’anonimato e permettendo alla vittima di riottenere i suoi beni.
A quanto pare i dati trafugati includerebbero Network Files, System Information e le password di AMD, le quali sono usate per accedere a informazioni personali dei dipendenti ed a file confidenziali.
Ad ogni modo è particolare che il quantitativo di dati posseduti sia stato specificato erroneamente in Gb, o meno, dato che 450 Gb si traduce in 56,2 GB. RansomHouse inoltre ha voluto specificare che la breccia di sicurezza è stata creata sfruttando semplicemente le cattive pratiche di sicurezza della società californiana e non tramite l’utilizzo di Ransom o altri mezzi software.
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