Si chiamerà ClearMR e sarà il nuovo standard VESA per quantificare la qualità dei pannelli e esprimere in maniera univoca il quantitativo di Motion Blur presente, sostituendo l’attuale certificazione MPRT espressa in ms, che però manifestava numerose criticità non costituendo un parametro molto preciso e definitivo.
I test per ottenere uno dei 7 livelli di merito di ClearMR saranno eseguiti in ambiente controllato dopo una fase di warmup del pannello con le impostazioni default, senza ovviamente tecniche di strobing abilitate, con lo schermo ripreso da una fotocamera high-speed con un pattern di immagini e frames predefinito e confrontabile.
La prontezza dei pixels e quindi la presenza di motion blur sono parametri particolarmente significativi proprio per l’ambito gaming, e con questo strumento sarà proprio molto più semplice identificare i monitor che più si adattano a questo tipo di utilizzo.
Il primo produttore che presenterà questa certificazione sarà LG con la serie LG UltraGear 48GQ900, 32GQ850 e 27GP850, e secondo Seok-ho Jang, vice presidente della divisione di sviluppo nell’azienda Sud Coreana:
We believe that with VESA launching its ClearMR standard in the rapidly growing gaming market, we can expect to see even greater innovation in the gaming monitor categories. We are proud that the LG UltraGear brand will be involved from the very beginning.
Anche Samsung, con la voce di Hojung Lee, pare entusiasta del nuovo standard, che alla fine premierà chi tecnologicamente saprà offrire di più:
Samsung Display has no doubt that consumers will have a much easier time in selecting their TVs, monitors and laptop displays now that the display industry has coalesced around a more exacting quantification of motion blur,
Quella di VESA è sicuramente la strada corretta per offrire alla platea di possibili acquirenti parametri più “onesti” per poter valutare le caratteristiche di un monitor, per ora tale certificazione non potrà essere ottenuta in contemporanea con effetti HDR, essendo i test per ottenerla verificati in ambiente SDR. Ma si sta lavorando a un’ulteriore estensione del supporto.
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Assolutamente un parametro che ci voleva per non creare false aspettative.