In un’intervista a David Wang ( Senior Vice President , Engineering , Radeon Technologies Group , AMD ) e Rick Bergman ( Executive Vice President , Computing and Graphics Business Group , AMD ) da parte di 4gamer, invero interessantissima, vengono toccati vari aspetti della nuova architettura RDNA3, soprattutto a livello progettuale.
Secondo David Wang, ad esempio, l’utilizzo intensivo di Tensor Cores da parte della concorrente Nvidia è dovuto a precise scelte progettuali che vedono la necessità di sfruttare tali parti di silicio, in particolare per tecniche di upscaling: AMD, di contro, come dimostrato col pacchetto FSR (FidelityFx Super Resolution) ritiene che non vi sia assoluta premura nel sfruttare le unità IA per questi scopi, ma propone un approccio più estensivo che spazia dal calcolo delle dinamiche fisiche a quelle inerenti la furbizia dei personaggi, insomma per migliorare la grammatica dei videogiochi oltre che l’estetica.
Una posizione influenzata in maniera preponderante dalle performance delle unità di accelerazione Matrix stimate, per RX 7900 XTX in FP16 in 123 TFLOPS, contro i 195 TFLOPS di RTX 4080 e i ben 330 TFLOPS di RTX 4090 (mentre Intel A770 si stima ne possa elaborare 138 di TFPLOS), quindi in rapporto una implementazione modesta, diremmo timida che sposa un approccio antagonista e diversificato rispetto alla concorrenza.
Tutto questo ci fa pensare che anche il prossimo e annunciato FSR3 potrebbe di nuovo sposare un modello di natura software nel tentativo di proporre un’alternativa a DLSS 3, con una compatibilità estesa e non è scontato che possa sfruttare gli AI accelerator, probabilmente dedicati ad altri tipi di tecnologie come grafica neurale o un affinamento tramite AI del motion capture, secondo la visione della casa di Sunnyvale.
Parlando poi di mesh shaders, presenti anche in RDNA 2, David Wang sottolinea che, nonostante sia un standard proposto da Nvidia e promosso da Microsoft in DX12 ultimate, RDNA 3 sarà in grado di gestire il Multi-Draw Indirect Accelerator con una velocità 2,3 superiore rispetto a quello che è in grado di fare la serie 6000.
Rick Bergman, inoltre, aggiunge, rievocando la storia del marchio portandosi fino agli albori con ATI, che l’evoluzione sarà continua e che RDNA 4 potrebbe essere non troppo lontana, ovviamente con performance sempre migliori (affermazione abbastanza scontata) anche se con cardini della strategia AMD ben saldi.
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