Metro Exodus, Assassin's Creed Valhalla e Borderlands 3
METRO EXODUS
Metro Exodus è mosso da una evoluzione del premiato e lodato Engine 4A, sviluppato in Ucraina da 4S Games e derivante dall’ X-Ray Engine che ai tempi fu utilizzato per Stalker: Shadow of Chernobyl: si tratta di un prodotto “fatto in casa” e in grado di essere allo stesso tempo anticipatore, con una gestione della Global Illumination forse ancora imbattuta, ma anche ottimizzato, dopo un debutto, in Metro 2033, che ha manifestato più di una problematica.
Se sovrapponeste questo grafico a quello di Gear Of War 5 notereste delle evidentissime similitudini, anche in questo caso a 1920×1080 qualche incidenza GPU si sente, mentre quando la CPU a 1280×720 è libera di esprimersi, i distacchi diventano clamorosi.
ASSASSIN’S CREED VALHALLA
Assassin’s Creed Valhalla è l’ultima evoluzione dell’ IP Ubisoft e porta in seno l’engine AnvilNext 2.0, specificatamente pensato per questa serie Open World e utilizzato fin da Unity.
Ritroviamo uno scaling similare che ben interpreta la grammatica di queste configurazioni.
BORDERLANDS 3
Infine abbiamo Borderlands 3, sviluppato da Gearbox Software e mosso da Unreal Engine 4, che conferma ulteriormente una regola che ormai abbiamo imparato a conoscere: 1600 e 2600 molto distanti in fondo, 3600 come valore intermedio, e 5600X come stacco sostanziale.