SuperPi, Aida 64, Cpu-z
Il primo test a cui abbiamo sottoposto i nostri 4 processori è il calcolo del π attraverso l’algoritmo Gauss–Legendre, utilissimo per valutare le performance single thread dei processori moderni: in questo caso il vantaggio di IPC trova uno stacco notevole con Ryzen 5 5600X, mentre i miglioramenti sono marginali tra Zen, Zen+ e anche Zen 2.
Passando a AIDA 64, una suite che costa di diversi test di calcolo, troviamo CPU Queen che mette sotto stress le capacità di Branch Prediction e integer, con miglioramenti progressivi da configurazione a configurazione, curioso il caso di PhotoWorxx, che stressa il potenziale in Photo Editing, che vede riscontri non migliorativi, ma un generale equilibrio.
Passando al lato compressione, con CPU zlib, si assiste nuovamente a un certa progressività: in FPU Julia, che valuta le capacità di calcolo in virgola mobile, si intravedono le reali potenzialità gaming dei vari processori AM4: 5600X stacca in maniera poderosa tutte le altre versioni di Zen, mentre R5 3600 offre performance comunque considerevoli.
R5 1600 e R5 2600 a livello FPU non si discostano molto, ma sviluppano un punteggio nettamente inferiore, lontanissimo dai livelli degli altri due.
CPU-z benchmark è un test integrato nel programma di verifica CPU sviluppato da CPUID, testa le capacità single e multi threads dei processori e offre in questo caso una certa progressività, da zen 1 a zen 3 abbiamo il 61,4% in ST e il 53% in MT, un progresso notevole se si pensa all’epoca che ha preceduto la nuova architettura di Keller.
