Pannelli IPS
Sviluppati e brevettati nel 1996 dalla casa nipponica Hitachi, questo pannello parte eredita tutto dal classico LCD e sopperisce ai principali difetti della tecnologia da cui deriva.
La modifica è stata effettuata nella struttura a “sandwich”, dove è stato cambiato il verso di polarizzazione dei cristalli liquidi in modo da risultare perpendicolari e non verticali al pannello durante l’uso. Con questo cambiamento, è stato ridotto la dispersione di luce che arrivava dal pannello retroilluminato, migliorando così la resa cromatica e l’angolo di visione.
I principali vantaggi di questa tecnologia sono:
- Resa cromatica;
- Angolo di visione aumentato;
- Alti refresh rate (in quelli di nuove generazione);
Invece per quanto riguarda gli svantaggi:
- Costo di produzione leggermente più alto;
- Più Motion Blur confronto ai pannelli TN;
- Backlight bleeding / glow (fastidioso effetto dove si presentano aloni luminosi sui bordi o in altre parti del display);
Gli usi per cui sono consigliati questi monitor sono:
- Uso specifico per studi grafici o artistici;
- Uso per poter visualizzare al meglio film e serie TV;
- Gaming (se si predilige la resa cromatica al tempo di risposta super veloce e sacrificando qualcosa nel refresh rate);
PANNELLO IPS CONSIGLIATO DAL VAULT
A livello di IPS un prodotto particolarmente interessante, rapportato al prezzo e la tecnologia che presenta, è l’ASUS VG27AQ1A, un 27 pollici in standard 2K che può essere portato fino a 170 Hz, su base 144 Hz, con tecnologia ELMB e compatibilità sia Freesync che Gsync (compatible, non nativo), a un prezzo che si aggira intorno ai 300-400 euro.
Si tratta di un prodotto “onestissimo” e maturo, con possibilità di sfruttare anche HDMI 2.0, oltre che la classica DP.
Un ottimo prodotto per puntare su IPS senza grosse rinunce, vi sono anche versioni più evolute, sempre IPS, con risoluzione 4K, ma su un 27 pollici ci sembra esagerato puntare a questo tipo di combinazioni.
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Per ora me ne sto contento col mio nano-ips, poi si vedrà.