Disponibile su Steam QUI la demo prologo del remake del titolo Horror datato 1992, che anticipò di ben 4 anni la serie Resident Evil, Alone in The Dark: vestiremo i panni di Grace Saunders, una bimbetta avventurosa di 11 anni che si diletta a girare nell’iconica magione di Derceto, che i più navigati ricorderanno.
Le atmosfere sono le classiche che definiscono la grammatica degli Horror moderni e ci danno un primo assaggio di quello che sarà il titolo finale: avendolo testato secondo noi si perde parte della spigolosità del capitolo originario in un amalgama generalista che segue i trend più moderni per creare ansia e paura, ma speriamo poi di sbagliarci col prodotto definitivo.
A livello tecnico le specifiche parlano di un I7 8700K o un R5 3600 per CPU, 16 GB di Ram di sistema e una GPU RTX 2060 o RX 5700 e farà uso delle sole API DX12.
Abbiamo testato questo prologo su R7 5800X3D, 32 GB di ram e RX 6800 XT al livello massimo di dettaglio (cinematografico nel gioco) a 3440×1440 e abbiamo ottenuto circa 60-65 fps con punte minime sui 40, mentre sugli 80-100 abilitando FSR che presumiamo sia in versione 1.0 purtroppo, verso la perdita di definizione e blur.
Quello che però fa pensare a una certa mancanza di ottimizzazione, sono le punte da 11 GB di Ram video saturati, una tendenza che negli ultimi tempi si sta facendo sempre più marcata e che in questo prologo quindi conferma il suo trend, sempre considerando il dettaglio massimo,
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