Ormai i dischi fissi SSD sia in versione Sata che Nvme sono da diversi anni presenti nei nostri Pc, ma nonostante questo gran parte dei titoli usciti manteneva il supporto alle “vecchie” unità a disco magnetico definite “meccaniche”.
Questo potrebbe cambiare con l’uscita di Starfield di Bethesda: non è chiaro se supporterà la tecnologia Direct Storage, anche se molte speculazioni punterebbero su una risposta positiva, ma dai requisiti sembra evidente che il Creation Engine sia stato pensato per uno streaming dei dati che lo renderebbe inadatto alle performance di dischi meccanici.
Non è chiaro se il beneficio sarà proporzionale alla velocità degli SSD e alla differenziazione tra SATA e Nvme, sicuramente qualche leggera miglioria la si potrà archiviare anche solo come velocità nei caricamenti, sta di fatto che dopo l’eterno incompiuto Star Citizen, questo sarà il secondo titolo influenzato pesantemente dalle performance disco.
Ricordiamo che Direct Storage per funzionare necessita come requisito minimo di unità Nvme che sono le uniche a supportare code fino a 64K (in standard Pci-e 4, il doppio in 5) in grado di saturare, potenzialmente, 5-6 GB/s di dati: l’applicazione di queste prerogative, bypassando la CPU per comunicare direttamente con la GPU, riesce a ottenere uno streaming pulito senza colli di bottiglia dovuti al lavoro di compressione-decompressione degli assets e senza stressare il comparto I/O.
I benefici? Textures e streaming delle stesse migliori, minor richieste di archiviazione (quindi titoli meno “grossi” in termini di GB), minor carico CPU, caricamenti più veloci e sfruttamento delle prerogative degli Nvme che oggi come oggi, in gaming, dormono sonni tranquilli: necessiteremo di una GPU compatibile SM 6.0 (Shaders Model) e DX12, oltre che Windows 11 (Windows 10 supporterà parzialmente queste tecnologie).
Per la verità Nvidia con RTX I/O già qualche hanno fa aveva introdotto la possibilità di un approccio simile, non è escluso che possa in parte venir implementato in Starfield, anche se con Direct Storage direttamente in API risulterebbe azzardato.
MINIMI:
Sistema operativo: Windows 10 versione 22H2 (10.0.19045)
Processore: AMD Ryzen 5 2600X, Intel Core i7-6800K
Memoria: 16 GB di RAM
Scheda video: AMD Radeon RX 5700, NVIDIA GeForce 1070 Ti
DirectX: Versione 12
Rete: Connessione Internet a banda larga
Memoria: 125 GB di spazio disponibile
Note aggiuntive: SSD richiesta
CONSIGLIATI:
Sistema operativo: Windows 10/11 con update
Processore: AMD Ryzen 5 3600X, Intel i5-10600K
Memoria: 16 GB di RAM
Scheda video: AMD Radeon RX 6800 XT, NVIDIA GeForce RTX 2080
DirectX: Versione 12
Rete: Connessione Internet a banda larga
Memoria: 125 GB di spazio disponibile
Note aggiuntive: SSD richiesta
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