E’ da circa un anno che il portale Moore’s Law Is Dead segnala preoccupanti voci sul futuro dell’architettura ARC, data per abbandonata ormai diverse volte, rivelando problematiche madornali per la nuova versione Battlemage, che avrebbe, anzi vogliamo essere ottimisti, deve, potenziare la nuova serie di GPU Intel.
I fattori che la metterebbero a rischio sono numerosi: Battlemage avrebbe dovuto uscire nel 2023, ma ha avuto un numero elevato di problematiche che l’avrebbero relegata a una possibile e ragionevole release nell’ultima parte del 2024, a essere ottimisti.
Il chip dovrebbe supportare Pci-e 5.0 e utilizzare, per ora, salvo upgrade a GDDR7, l’ultime sfornate di GDDR6X, le sku sarebbero rimaste relegate a 3 sole versioni, 1 per G10 (362 mm2 a 4nm) da 448 EU con bus a 256 bit e 16 GB di VRAM (teoricamente in competizione con RTX 4080, ma ora indicata come classe medio alta stile RTX 4070 ma non si escludono ulteriori declassamenti), oltre 2 versioni di G21 (253 mm2 sempre a 4nm) da 320 EU (192 bit e 12 GB) e 256 EU (128 bit e 8 GB).
Si sono, inoltre, perse le tracce di Alchemist A5, senza contare l’EOL di A770 in versione Limited Edition, per finire con l’ammissione degli OEM che, a differenza del debutto della attuale gen, di Battlemage non hanno nessuna notizia.
Nonostante le news poco rassicuranti, comunque, non è detto che poi non vedremo effettivamente un proseguo del tentativo di Intel di proporre un terzo polo GPU, ricordiamo come molti degli sviluppatori drivers fossero, almeno inizialmente, situati sul territorio Russo e che quindi le vicissitudini geopolitiche non abbiano certo giocato a favore di questa architettura.
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