Gaming
Per il test lato gaming abbiamo utilizzato come primo scenario il videogioco Shadow Of Tomb Raider, in grado di stressare la cpu su diversi core soprattutto in modalità DX12 (su DX11 patisce notevolmente il MT): lo stesso è, infatti, uno dei titoli che meglio si presta a questo tipo di confronto.
Durante l’esecuzione del benchmark il valore di picco per AK620 è stato di 54 gradi, in questo caso troviamo 2 blocchi distinti, Artic e L9a da una parte, D12L e il prodotto in testing dall’altra: c’è da dire che per gran parte del “giocato” abbiamo assistito a temperature sui 45-47 gradi, comunque sia la fruibilità in questo ambito si conferma eccellente.
Come è palese in gaming l’occupazione core varia molto a seconda dello scenario, durante il benchmark abbiamo assistito a necessità di saturare più cores senza mai mettere alla frusta i 12 threads consentiti da 5600X, dianmica che si riflette nelle frequenze media: anche qui AK620 si piazza in posizione ottima, 40 mhz in meno di Noctua, molto vicino ad Artic.
La variabilità del voltaggio in questo caso è dovuta ai vari sbalzi di carico, il target ideale resta 1.250v.
BORDERLANDS 3
Mosso dall”Unreal Engine 4 Borderlands 3 è una versione tecnica giunta solo successivamente (il titolo inizialmente era stato sviluppato su altro motore) per consentire il porting agevole su diverse piattaforme.
Anche in questo caso abbiamo utilizzato per le nostre verifiche il Benchmark integrato.
Curiosamente troviamo riscontri all’incirca speculari rispetto a quelli visti in Shadow Of Tomb Raider, anche per la costante media che vuole le temperature sui 45-47 gradi, il che ci conferma una volta in più le performance di tutti i prodotti in testing.
Le frequenze, come detto, sono influenzate da un carico non costante su tutti i cores.
Anche il voltaggio era facilmente prevedibile.
