Ogni giorno sulle piattaforme social compaiono sempre più rumors riguardanti le nuove tecnologie in fase di sviluppo che approcceranno il mercato nei prossimi mesi. Sulla piattaforma social X, il giornale HKEPC ha postato dei nuovi rumors riguardanti la nuova generazione di processori desktop AMD.
Secondo il profilo, le informazioni attuali arriverebbero da un produttore di schede madri a lui vicino, ed afferma che le CPU con architettura Phoenix, basate come detto in precedenza su Zen 4 e RDNA 3, verranno adottate dalla serie Ryzen 8000G e non, come precedentemente ipotizzato, sui Ryzen 7000G.
AMD avrebbe inoltre fornito ai vari produttori dei processori di prova, i cosiddetti engineering sample, in modo da poter sviluppare il firmware AGESA Combo AM5 PI 1.1.0.0 per tutte le schede madri 600. I produttori al momento starebbero valutando la possibilità per l’eventuale supporto di questi processori sulle vecchie MOBO.
Andando avanti nel rapporto fornito, si legge che AMD avrebbe in mente di lanciare 4 modelli basati sull’architettura Phoenix, che sarebbero i seguenti:
- AMD Ryzen 7 8700G: basato su Phoenix1, con 8 core Zen 4 (8C / 16T) e 12 CU basate su RDNA 3;
- AMD Ryzen 5 8600G: basato su Phoenix1, con 6 core Zen 4 (6C / 12T) e non si sa quante CU RDNA 3;
- AMD Ryzen 5 8500G: basato su Phoenix2, con 2 core Zen 4, 4 core Zen 4c (2C / 4c / 12T) e 4 CU RDNA 3;
- AMD Ryzen 5 8500G: basato su Phoenix2, con 1 core Zen 4, 3 core Zen 4c (1C / 3c / 8T) e 4 CU RDNA 3;
L’architettura Phoenix 2 la conosciamo bene in quanto al momento è già presente sul mercato dei portatili economici ed è composto da Core grandi e Core piccoli, definiti come Zen 4 e Zen 4c, in modo da migliorare l’efficienza energetica del dispositivo in uso. Per quanto riguarda l’architettura Phoenix 1, da come si può vedere, si presenta come la classica architettura monolitica con tutti i core orientati alle performance.
L’arrivo della nuova serie di processori AMD, secondo il rumor, sarebbe previsto entro la fine di quest’anno o nel primissimo periodo del 2024.