Thermaltake SWAFAN EX12 ARGB review

by Patrick Grioni
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Visivamente parlando

Il packaging esterno risulta abbastanza classico, con una immagine chiara del prodotto contenuto (nel nostro caso il set da 3 ventole da 12) che ovviamente non nasconde la sua natura ARGB, con le due caratteristiche di spicco ben evidenziate, il fatto di avere alette swappble e la connessione magnetica.

Il retro confezione, invece, va più sul tecnico, con un elenco delle funzionalità e delle caratteristiche, sempre con una grafica coerente con lo stile generale del marchio, così come le parti laterali, ricche di utili informazioni aggiuntive in diverse lingue.
Aprendo la confezione, ci si accorge subito di una ingegnerizzazione del prodotto sia ottima, con una serie di incastri al millimetro troviamo le 3 ventole, la serie di 3 alette di ricambio e di lato un box di cartone con gli agganci magnetici, la siringa lubrificante, 3 sacchettini per la viteria (per un totale di 12 viti corte e 12 lunghe) e un piccolo manuale.

La siringa sarà utile, dopo 5-6 sostituzioni di alette incluse, per ripristinare la giusta frizione ed evitare attriti lesivi per il motore ventola.
Esteticamente non manca proprio nulla, in primis la sensazione di compattezza e solidità, i cuscinetti in plastica anti vibrazioni sono già inseriti nel telaio, inoltre presenta ben 2 anelli RGB (interno e esterno) per un totale di 20 zone differenziate, ovviamente controllati dai più comuni software di gestione mainboard (Aura sync, RGB fusion, Mystic Light, Polychrome RGB, ..).

Pur avendo optato per un tema nero del telaio, le ventole interne, per valorizzare la brillantezza ARGB, sono bianche: utilizzano la tecnologia Hydraulic Bearing su motore a 4 poli, con un range di funzionamento da 500 a 2000 giri e un airflow potenziale di 57,11 CFM con ventole standard che cala a 56,26 CFM con quelle reverse.

Il peso effettivo della singola ventola sulla nostra bilancia è risultato di 171 grammi, sia in versione standard che reverse.

Il telaio stesso delle ventole, come si può notare dall’immagine sottostante, è decisamente corposo e sarà, potenzialmente, sempre nascosto, il tutto è in grado di conferire un’ottima stabilità che ecita mini torsioni o vibrazioni che possono generare fruscii.

L’attacco magnetico, una volta trovata la giusta posizione, risulta stabile. Non preoccupatevi se ai primi tentativi non noterete movimenti o luminosità delle ventole, basta giocare un po’ col connettore per trovare il verso corretto: l’installazione in serie poi risulta meno problematica e facilissima, con connessioni che sembrano più stabili.

Nella confezione troverete anche utili sedi in plastica per riporre le alette non utilizzate: per poterle sostituire basta spingere con decisione le stesse fuori dalla sede del rotore e reinstallarle con un click, operazione alla portata di tutti.

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