Thermaltake CTE E600 MX Review

Installazione componenti

Cosa abbiamo inserito dentro il nostro CTE E660 MX? Come CPU abbiamo deciso di optare per un R7 5800X3D, un ottimo compromesso performance-costo e campione in ambito AM4 lato gaming abbinato a una B550 Strix-f di Asus, 32 Gb di Ram 3200 Mhz RGB di Corsair Vengeance (con IC Samsung) e una RX 6800 XT Nitro di Sapphire.

Come dissipatore CPU non ci siamo risparmiati e abbiamo evocato un 420 mm Artic Freezer II, mentre il comparto ventole (ricordiamo che non ve ne sono di incluse) Noctua ci giunge in aiuto con 3 NF-A14 da 140 mm e 1 NF-F12, tutte chromax, per una estetica finale non troppo albero di natalizzante.

Visti gli spazi interni l’installazione di una Mainboard ATX è decisamente semplice, anzi sembra navigare in mezzo a vuoti più grandi di lei, tanto che a vederla montata sembra quasi inadeguata per riempire tutto: lo shield delle connessioni resta un pò spostato verso il basso per favorire l’eventuale installazione di device USB, una accortezza che ho apprezzato.

Come detto precedentemente, avremmo voluto installare il nostro 420 Artic off case (lontano dal case), abbiamo provato a farlo, ma visto il volume poi non ci sarebbe stato modo di generare l’angolo di serraggio, probabilmente con un 360 avremmo avuto maggior fortuna.

Una volta installato, basta connettere un unico cavo al controller CPU fan per renderlo funzionante, nella nostra prima configurazione con cavi che partono dal basso per evitare gorgoglii del dissipatore a liquido, il tutto è reso possibile dalla posizione verticale GPU.

Anche con quest’ultimo componente installato gli spazi saranno tremendamente abbondanti, il che lascia spazio di manovra a chi volesse cimentarsi in progetti custom loop.

E’ tempo di ventole e GPU, in questo caso in configurazione default, gli inserti chromax, la qualità delle stesse e l’equilibrio e pulizia generale consentono un visus anomalo a un primo sguardo, ma con una fortissima personalità, ed è solo una delle possibilità che CTE E600 MX è in grado di offrirvi.
Come detto ideale sarebbe un flusso dal basso verso l’alto, il problema nel nostro caso è l’AIO 420, che sarebbe inefficiente alla base a causa della pompa come parte più alta (la stessa di trova nel warterblock), per questo motivo l’unica soluzione plausibile è un classico flusso orizzontale, come da tradzione CTE invertito (entrata nel back, uscita dal front).

La seconda camera presente nasconde egregiamente i cavi PSU, anche con la gabbia per HD meccanici 3.5, spazi di manovra comodissimi, è un vero spasso l’assemblaggio, dona molta soddisfazione: il cable management di conseguenza è molto veloce, senza incastri improbabile a mo di valigia piena, anche con diverse periferiche all’attivo.

Sul top le possibilità sono più limitate, nel nostro caso svetta una sola ventola da 120 mm Noctua, se ne potrebbe teoricamente installare una seconda, il tutto resta, come il resto del case, molto pulito e sfruttabile, teoriamente senza filtro e paratia superiore a chiudere, con gli header a supporto, può diventare un mega Hub USB.