Universal Conquest Review

by Luca Bagatin
0 comments 305 views
Sviluppatore:
Reptilian Games
Distributore:
Reptilian Games
Versione testata:
Steam
Costo:
24,50 euro
Data rilascio:
18/06/2024

“Universal Conquest”, sviluppato e edito dall’indie Reptilian Games, è un RTS ibrido 4X , con mappe generate proceduralmente, ambientato nel futuro.
Un futuro in cui l’umanità ha colonizzato altri mondi e galassie così come hanno fatto varie razze aliene.
Niente che si riferisca alla pregiata letteratura fantascientifica di un Asimov o un Lem, ma abbastanza da essere quantomeno interessante all’inizio: la generazione procedurale dona moltissima varietà e rigiocabilità, ma necessariamente la narrazione non è più il frutto di scelte storiche o ripetibili, ma si basa, come il gioco stesso, sulla struttura del gameplay

Anticipiamo che siamo anche molto molto lontani dalla profondità di un titolo Paradox quale Europa Universalis, ma più vicini a uno strano mix tra civilitation e vari altri generi affini.


COLONIZATION


Ci troviamo al comando di una delle casate che hanno colonizzato l’universo e possiamo decidere se espanderci pacificamente, oppure soggiogare l’intero universo al nostro potere.
Possiamo combattere, in tempo reale, attraverso oltre 5000 unità uniche, che compongono forze belliche di terra, aria, mare e spaziali.

Possiamo conquistare terre lontane; galassie; esplorare terre sconosciute; governare su pianeti interi (costruendo città e infrastrutture); reprimere rivolte aliene o ribellioni armate; soggiogare culti a noi ostili, diffondere una nostra filosofia o religione, oppure, ancora, allearci con altre civiltà.

Insomma saremo una sorta di divinità, con tutte le insidie che questo ingrato compito comporta, e saranno veramente moltissime.
Il grosso problema è che questo sfocia in una strana sensazione spiazzante, sembra onestamente un gioco gestionale di 15 anni fa, o meglio un progetto “vecchio” che si è trascinato fino al 2024.
Pur non rappresentando per noi un metro di giudizio, l’incredibile sterilità di commenti e il pochissimo seguito non sono segnali incoraggianti


SEMPLICITA’ VISIVA


La grafica, francamente, non sembra un granché e appare piuttosto datata, ma le dinamiche di gioco sono piuttosto profonde e interessanti, almeno per gli amanti degli strategici puri, con ambientazioni fantascientifiche.
Le enormi mappe generate proceduralmente, che includono pianeti e galassie, oltre che fenomeni astronomici reali (compresi i buchi neri), sono davvero accurate, uniche e comprendenti varie forme di vita quali uccelli, scimmie, insetti e immancabili robot.

Centinaia, inoltre, sono le tecnologie da poter ricercare e numerosissime le unità da poter creare, comprese navi spaziali – come dicevamo – e unità marittime, terrestri e aeree.

Le strategie di gioco sono a turni, ma le battaglie avvengono in tempo reale ricordando un po’ Supreme Commander per alcuni aspetti (a livello puramente di ingaggio): ogni aspetto del gioco è moddabile attraverso il supporto di Steam Workshop.
Il comparto musicale, inoltre, si conferma niente male, con una colonna sonora originale realizzata dall’artista belga Burning Mir.

Sistema Prova: HP OMEN 16
Processore: Amd Ryzen 7 series 5000
Scheda Grafica: NVIDIA GeForce RTX 3070
Ram: 16 GB
Archiviazione: SSD 1 TB

Lo sviluppatore, che ha lavorato al progetto per un decennio, inoltre, vuole precisare che “Universal Conquest” è basato su interviste personali con individui rapiti dagli alieni.
Non sapremmo dire se sia vero o meno, ad ogni modo, questo gioco, è consigliatissimo per i patiti di UFO e di strategici puri.

Potrebbe interessarti anche

Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
Vecchi
Nuovi Più votati
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti