Nel consueto appuntamento con gli azionisti del Q4 dell’anno per fare il punto sulla situazione della società, Intel ha dato delle informazioni riguardanti il nodo dei 7nm.
A detta della società americana, la maggior parte dei problemi relativi a tale nodo sono stati risolti, cosa questa, confermata anche dal nuovo CEO, Pat Gelsinger.
Gelsinger ha infatti reso noto, poco tempo addietro, che il nodo dei 7 nm è in buono stato, e che la società ha la volontà di espandere la linea produttiva e che per evitare di andare incontro a problemi di shortage si affiderà anche a società esterne per la produzione dei chip. Ad ogni modo, il neo CEO è però sicuro che la quasi totalità dei chip saranno prodotti da Intel stessa.
I primi chip a 7 nm di Intel dovrebbero essere lanciati entro il 2023, ed a quanto pare non dovrebbero esserci ritardi nella roadmap attuale, comprese le tempistiche di lancio dei processori Alder Lake che dovrebbero arrivare entro la fine del 2021. Cosa questa rimarcata da un tweet proveniente dal leaker Uniko’s Hardware, secondo cui le schede madri della serie 600 dovrebbero essere presentate a Settembre.
Il lancio di due famiglie di CPU a 6 mesi di distanza l’una dall’altra, è alquanto strano. Ciò fa presagire che le CPU Rocket Lake siano esclusivamente un modo per restare presenti sul mercato in attesa che le CPU Alder Lake siano pronte per il lancio.
Vi ricordiamo inoltre che le CPU Alder Lake presenteranno il nuovo Socket LGA 1700, e porteranno la compatibilità con PCIe Gen 5 e con le DDR5, come vi abbiamo già anticipato in un precedente articolo.