Con RX 6700 XT AMD intende dare una degna erede a RX 5700 XT, un prodotto accolto molto bene dal mercato e ancora oggi validissimo, che riceve un importante upgrade di performance, funzionalità, dotato ora della nuova architettura RDNA2 e supporto a Ray Tracing (40 RA).
Ma non solo, la ram sale di altri 4 Gb GDDR6 fino a raggiungere i 12 e nel contempo abbiamo integrati 96 Mb di cache (simil L3) all’interno della GPU stessa per supportare la tecnologia Infinity Cache.
Sulla carta, quindi, un prodotto promettente che al prezzo di 479 dollari, forse un po’ troppo elevato, vuole entrare in competizione con l’offerta Nvidia RTX 3070/ RTX 3060 ti.
I consumi saranno di 230W come TDP per una frequenza operativa dichiarata di 2581 Mhz che effettivamente, almeno dai riscontri di Steve di Gamers Nexus, tende a stabilizzarsi sui 2.5 Ghz, con temperature sia di core che di hotspot similari alle proposte RX 6800 e RX 6800 XT (che hanno però boost di clock più conservativi).
Interessante, in tal senso, il test di Computerbase che ha analizzato su ogni titolo testato la frequenza media raggiunta, constatando come anche se mediamente siamo su livelli elevatissimi, molto del risultato è influenzato dal carico, e in alcuni momenti si possono toccare anche i 2650 Mhz.
Inoltre il confronto tra reference design e la custom XFX Merc 319 introduce un certo stacco in alcuni titoli, anche di 100 Mhz, in altri di pochissimi Mhz, proabbilmente i limiti di TDP incidono in questo caso, oltre le migliori temperature di Core e Hotspot.
A livello di design reference abbiamo un asset biventola, assiale, con ovviamente la funzionalità Zero RPM, con un corpo lamellare diviso in tre sezioni congiunte da 3 Heatpipe, un plate separato per VRM e RAM e 11 fasi di alimentazione: il pcb stesso, come già sottolineato in altri articoli, sarà a 10 strati di cui 2 con 2 OZ di rame, oltre l’utilizzo di pad termici PCM (a cambio di fase) per favorire la conducibilità termica tra la parte dissipante e il core GPU.
Per le connessioni si è scelto l’utilizzo di 3 slot Display Port 1.4 oltre che il supporto a HDMI 2.1 per la connessione a televisori ad alto refresh rate (120 hz).
Gpu | Stream Processors/ Shaders Units | RA/RC | Clock | Ram | Bus | Prezzo |
---|---|---|---|---|---|---|
RX 6800 | 3840 | 60 | 2105 Mhz | 16 Gb GDDR6 | 256 bit | 579$ |
RX 6700 XT | 2560 | 40 | 2581 Mhz | 12 Gb GDDR6 | 192 bit | 479$ |
RTX 3070 | 5888 | 46 | 1730 Mhz | 8 Gb GDDR6 | 256 bit | 499$ |
RTX 3060 ti | 4864 | 38 | 1665 Mhz | 8 Gb GDDR6 | 256 bit | 399$ |
RX 5700 XT | 2560 | No | 1905 Mhz | 8 Gb GDDR6 | 256 bit | 399$ |
Performance Rasterizzazione
Partiamo da un analisi delle performance in ambito rasterizzazione, scenario in cui, seguendo l’esempio delle schede RDNA2, RX 6700 XT dovrebbe dire la sua in maniera convincente, staccando di un 30% la precedente generazione RX 5700 XT e battagliando con RTX 3070 e RTX 3060 ti.
Partiamo dai riscontri di Hardware upgrade, la situazione sembra confermare le aspettative completamente, con uno stacco sui 12 titoli testati del 30% medio su RX 5700 XT, e un distacco da RTX 3070, solo in 4K, che tocca un 7% con un pareggio in FHD e 2K.
Insomma un risultato che possiamo considerare consistente.
Non propriamente sugli stessi livelli quanto emerge da Computerbase, in questo caso viene inclusa una risultante considerando l’uso di SAM (Smart Access Memory) e una senza, ma non cambia poi molto, varia la platea dei titoli che tocca il numero di 17, a 2560×1440 la nuova scheda Amd paga però il 7-10% (riscontro non emerso così evidente in Hardware Upgrade) avvicinandosi a un 6% se si scende al FHD, restando a metà strada tra RTX 3060 ti e RTX 3070.
Sale a 21 il numero di titoli testati da Techpowerup, e anche in questo caso in rasterizzazione si nota un leggero distacco da RTX 3070, nello specifico 4% in FHD, 4% in 2K e 11% in 4k: è una costante di RDNA2 una minore competitività al salire della risoluzione, già notata, ma non in tutti i casi, con l’uscita delle sorelle maggiori.
L’utilizzo dei 96 Mb di Infinity Cache e l’ottimizzazione a livello di engine e driver in tal senso è la discriminante per vederla competitiva anche salendo in numero di pixels da renderizzare superando quindi, intelligentemente, le limitazioni di un bus che ricordiamo è di 192 bit (contro quello da 256 bit della concorrenza).
Sospettiamo, ma non abbiamo avuto modo di verificarlo, che possa essere particolarmente responsiva a settings meno esasperati, fornendo un numero di frame sviluppati, Cpu permettendo, molto interessante.
Techspot (14 giochi testati), conferma sostanzialmente quanto è emerso finora, RX 6700 XT si colloca tra RTX 3060 ti e RTX 3070, con interessanti vittorie specifiche in prodotti quali Dirt 5 o comunque nelle release ottimizzate per RDNA2: quello che sembra, onestamente, è che abbia una configurazione che la favorisca negli ambiti in cui il carico si sposta a livello di Cpu Limited più che Gpu limited e sia effettivamente indirizzata per rendere al meglio alla risoluzione 2560×1440.
Ci sono da fare ulteriori considerazioni: per capire il comportamento di una Gpu le medie ponderate sono, indubbiamente, uno strumento interessante, ma raccontano sempre solo parte della storia, ti danno un quadro generale ma non indicano le pennellate più fini.
E’ quindi utile capire dove RX 6700 XT va meglio, cercando di ricavarne una costante, anche perchè stiamo parlando di prodotti con approcci abbastanza differenti e con suite e tecnologie che non sempre è facile contrapporre.
Un esempio di quello che stiamo dicendo può essere Assassin’s Creed Valhalla, a 1920×1080 ci troviamo un prodotto che riesce a stare davanti a RTX 3090, si avete letto bene, l’ammiraglia Nvidia, proprio perchè la nuova Gpu AMD trova il suo ambito privilegiato quando il carico in fatto di megapixels diminuisce risultando una macchina fantastica macina frames.
Sempre parlando del titolo Ubi-soft, passando a 2560×1440 riesce comunque a distanziare di buon margine RTX 3070, siamo ai livelli di una RTX 3080 e questo grazie a quello che forse oggi conta di più, l’ottimizzazione.
Di contro se prendiamo un Watch Dogs Legion come discriminante, titolo sponsorizzato Nvidia, torna a essere una simil RTX 3060 ti e la RTX 3070 va a braccetto con RX 6800, una danza isterica determinata dal software più che dall’hardware in molti casi, a parità di classe.
Lo stesso si ripete con Control, simil RTX 3060 ti in 2k, e si contraddice con Battlefield V, dove bracca RTX 3080 (sempre in 2k) e cambia ancora in Cyberpunk 2077 e Doom Eternal dove invece, con RTX 3070, troviamo un punto di pareggio.
Per concludere quindi il capitolo rasterizzazione come va insomma questa RX 6700 XT?
Bene o male siamo in un ventaglio che spazia da RTX 3060 ti a RTX 3070, con punte notevoli nei seguenti titoli: Assassins Creed Valhalla, Dirt 5, Godfall, Battlefield V, e tutti quei progetti in cui la collaborazione con AMD ha avuto un certo peso per una ottimizzazione specifica per RDNA2.
Come abbiamo detto RX 6700 XT si trova particolarmente a suo agio nella generazione di frames, quindi potrebbe orientarsi in maniera eccellente verso la platea di coloro che amano i giochi competitivi e utilizzano monitor FHD a altissimo refresh, dove potrebbe avere realmente poca concorrenza.
Ray Tracing
L’approccio Amd e Nvidia alla risoluzione dei calcoli Ray Tracing è sempre stato diverso, con da una parte il così detto modello ibrido che utilizza in parte i Compute per alcuni aspetti di elaborazione, e dall’altro una specializzazione con RT cores e Tensor Cores.
Recentemente 4A, che stanno sviluppando una versione di Metro specificatamente indirizzata allo sfruttamento proprio di tecniche Ray avanzate, è intervenuta sull’argomento:
What I can say for sure now is PlayStation 5 and Xbox Series X currently run our code at about the same performance and resolution.
As for the NV 3000-series, they are not comparable, they are in different leagues in regards to RT performance. AMD’s hybrid raytracing approach is inherently different in capability, particularly for divergent rays. On the plus side, it is more flexible, and there are myriad (probably not discovered yet) approaches to tailor it to specific needs, which is always a good thing for consoles and ultimately console gamers. At 4A Games, we already do custom traversal, ray-caching, and use direct access to BLAS leaf triangles which would not be possible on PC.
As for future games: the short answer would be yes. And not only for graphics, by the way. Why not
path-trace sound for example? Or AI vision? Or some explosion propagation? We are already working on some of that.
Insomma l’approccio AMD attuale, che è lo stesso proposto per console (che montano 2 versioni custom di RDNA2), nasce da diverse esigenze di flessibilità, pagando in termini di performance pure RT, almeno attualmente, ed è quindi uno schema derivativo che il Pc ha ereditato per la sinergia di un progetto che deve funzionare in due ambiti.
Vediamo come si comporta RX 6700 XT con l’Hybrid Ray Tracing e una situazione Full Path, grazie a Guru3d.
Il test utilizzato è Port Royale di 3Dmark, nel primo caso la nuova Gpu AMD combinando calcoli Raster e Ray si trova al livello di una RTX 2070 super e non troppo lontana da RTX 2080, nel secondo caso, invece, quando è tutto calcolato usando Ray, la troviamo battagliare, in fondo alla classifica, con RTX 2060.
C’è da sottolineare come negli attuali videogiochi, tranne rari casi di rendering Path Tracing, si utilizza in grande maggioranza l’approccio Hybrid.
Ma tale prerogativa non è solamente inerente le tecniche di rappresentazione, fa parte della progettualità della Gpu stessa, pensata con un diverso equilibrio tra sezioni dedicate di calcolo e parti di elaborazione generalizzata, frutto di una visione che vuole premiare, come detto anche dai ragazzi di 4A, la flessibilità.
Spostandoci più a livello gaming dai test sintetici, la solfa non cambia poi molto, aiutandoci con i benchmark di Hardware Upgrade, in Control abbiamo un livello simile a RTX 3060, in Metro Exodus supera quest’ultima di un 10%, in Shadow of Tomb Raider invece rivaleggia con RTX 2080.
La discriminante nel risultato è l’equilibrio tra elementi raster e elementi Ray: nella suite Fidelity FX, e nella visione stessa di AMD più volte ribadita, più che il fondamento della rappresentazione l’utilizzo del Ray Tracing deve essere visto come un elemento che tende ad arricchire la scena rappresentata, una sorta di mattone nella costruzione del risultato.
C’è curiosità nel capire come questo aspetto influenzi invece le performance dei titoli direttamente sponsorizzati, per valutare anche se vi sia un pregiudizio nell’ottimizzazione, sicuramente più presente al lancio di RX 6800, e che passati 4 mesi si potrebbe trovare in uno stato di maggiore maturità.
Questo lo capiremo con il progredire dell’esperienza software e con il prossimo Resident Evil Village come prima discriminante, e ancora più il la con Farcry 6: da segnalare come negli attuali 4 titoli con cui il Ray Tracing è stato presentato, le performance risultano in generale molto convincenti, parliamo di Dirt 5, Godfall, World of Warcraft Shadowlands e The Riftbreaker.
La grande mancanza è però, sicuramente, quella di Fidelity Fx Super Resolution, visto che se aggiungiamo all’equazione DLSS, le armi di RDNA2 risultano alquanto spuntate: a tal proposito sono da citare le parole di Scott Herkelman CVP & GM in AMD:
It’s progressing very well internally in our lab, but it’s our commitment to the gaming community that it needs to be open that it needs to work across all things and game developers need to adopt it. Even though it’s progressing well, we still have more work to do and not only internally but with our game developer partners. We want to launch it this year. We belive we can do that this year, but at the same time we a lot more work ahead of us. We need to make sure the image quality is there. We need to make sure it can scale from different resolutions. And at the same time that our game developers are happy with what we are producing.
Quindi lo vedremo quest’anno, sarà una integrazione libera concordata anche con gli sviluppatori, che comprenderà in prima istanza il gaming Pc, per poi essere in funzione di quello console.
Attualmente, però, tutto questo è ancora nei laboratori e non sul mercato, e lo svantaggio in termini assoluti è importante.
Concludendo il capitolo sulle performance Ray, attualmente RX 6700 XT ha riscontri ai livelli di una RTX 2070 super , tendente a RTX 2080 nei titoli che più la favoriscono e a RTX 2060 super in quelli, invece, in cui non ha particolare confidenza.
Uno strano mercato
In un mercato dove il MRSP (prezzo suggerito) fosse un indice ritenuto attendibile, i 479 dollari richiesti per RX 6700 XT sarebbero stati, in rapporto alla concorrenza (399$ per RTX 3060 ti e 499$ per RTX 3070), un prezzo sicuramente non eclatante, vista la mancanza (per ora) di tecniche simil DLSS e un sostanziale equilibrio in fatto di performance 2k, che tende un po’ da una parte o dall’altra a seconda della componente software, più premiante per AMD quando si scende di risoluzione, con Nvidia RTX 3070 che invece trova beneficio maggiore sul 4k.
Diverso il discorso Ray Tracing, con una evidente alternanza di risultati anche qui divisi in ambiti, e una generale tendenza in prodotti non ottimizzati RDNA2 a risultare a livello di performance in competizione con RTX 2070 super: ovviamente, come abbiamo ribadito nella presentazione di RX 6800 XT, questo supporto è abbastanza laterale attualmente e la reale valenza, che se ne dica, dell’implementazione Hybrid Ray Tracing la vedremo col tempo e con i nuovi progetti in sviluppo, oltre che, ovviamente, dalla la spinta derivante dal mondo console che condivide l’architettura RDNA2 .
Come dicevamo il nostro attuale mercato è comunque diverso, viene premiata la disponibilità, piuttosto che il dettaglio, e questa merce rara ha portato a un livellamento delle richieste che non di rado ha visto RTX 3070 su cifre vicine, o superiori, a 900 euro, con disponibilità nulla per acquisti diretti dal sito Nvidia.
Diviene quindi interessante, almeno per il giorno di lancio (con possibili stock del prodotto) e per le settimane successive, l’eventuale acquisto di RX 6700 XT a 479$ (reference), una cifra che nel mercato odierno ti consente di acquistare, realisticamente, qualche RX 5700 XT usata da utenti “molto generosi” o sul nuovo una RX 5600 XT.
Ma anche questa sarà, con ogni probabilità, una prospettiva vana, essendo ormai ogni uscita pervasa da bot, scalper, miners che renderanno il vostro acquisto realmente un’odissea dall’esito spesso nefasto, vanificando in gran parte tutte le considerazioni di merito che si possono fare.