Pochi giorni fa Microsoft ha annunciato ufficialmente il suo nuovo OS, Windows 11.
Fin da subito ci sono state molte perplessità relative alla compatibilità dell’OS con specifiche combinazioni hardware. Infatti molti utenti che scaricavano il tool per poter verificare la compatibilità del proprio sistema con il nuovo OS, si ritrovavano inesorabilmente negata la compatibilità del proprio sistema con Windows 11.
Ora però è stato ufficialmente reso noto da Microsoft stessa il perchè delle negate compatibilità.
Di fatto il nuovo Sistema Operativo pare essere particolarmente esigente in termini di CPU, ed infatti pare essere compatibile esclusivamente con le CPU Intel Core da Coffee Lake (8000) a salire, mentre per AMD sarà necessaria almeno una CPU Zen+.
Il tutto è dovuto a necessità di garantire una elevata affidabilità di base consentita da TMP 2.0 (Trusted Platform Module) che attraverso elaborazioni crittografiche assicura un elevato gradi di affidabilità sia software che hardware, lo stesso può essere presente anche alla prima versione 1.2, ma ciò non assicura la possibilità di poter installare Windows 11.
Comunque è facile verificarne i requisiti, poichè Microsoft ha fornito un tool apposito scaricabile QUI proprio in funzione di determinare i requisiti del vostro intero sistema.
L’alternativa sarà quella di acquistare il modulo dedicato separatamente, gran parte delle mainboard uscite negli ultimi 5 anni hanno i pin connettivi per questi upgrade, qualora fosse l’unica via percorribile per poter aggiornare il vostro OS, in questo senso potrebbe essere un’alternativa interessante.
Il prezzo dei moduli TPM è schizzato alle stelle, da una base di circa 20 euro, oggi si trovano con cifre che ne sfiorano i 100 euro, ovviamente qualcuno, come con il caso Gpu, ne ha fiutato l’affare.
Molte mainboard, comunque, lo integrano di default.
Di certo tale selettività nell’hardware compatibile non renderà particolarmente rapida la diffusione di Windows 11, dato che ci sono migliaia di utenti che possiedono CPU Intel Core precedenti a Coffee Lake e Ryzen di prima generazione, e purtroppo ciò va ad unirsi anche alla scarsa diffusione di alcune nuove feature particolarmente interessanti come il DirectStorage, almeno finchè sarà supportato Windows 10 con la sua ampia Userbase.