Non è un segreto per nessuno, ormai, il fatto che Intel fino a questo momento avesse volutamente storpiato la nomenclatura dei propri nodi produttivi a fini di marketing. E questo non è semplicemente il frutto di una fantasiosa speculazione, magari supportata da dati più o meno attendibili, ma una realtà incontrovertibile, poichè le dimensioni dei transistor non sono una discriminante calcolata in modo universale e ai fini pratici quello che incide maggiormente sono densità e consumi.
Quello che è successo, fondamentalmente, è che Intel nelle proprie slide ha sempre mostrato la capacità che in teoria sarebbe stato possibile raggiungere coi propri prodotti, diversamente TSMC con la nomenclatura 7N e 7NP non è entrata nello specifico, anche se sappiamo che la resa del nodo P ha un sostanziale vantaggio del 20% circa in fatto di consumi e del 10% per le performance, pur mantenendo la stessa miniaturizzazione.
Logico quindi che gli investitori si siano fatti alcune domande, in particolare su quando la tecnologia a 7nm e 4nm sarebbe stata pronta, soprattutto in vista di uno “scontro” con AMD. Questo ha portato Intel, come conseguenza, a fare dei passi avanti, passi che non potendo essere compiuti oggi dal punto di vista tecnico sono invece stati fatti sul versante del marketing e della promozione.
Come appare dall’immagine qui sopra, quindi, possiamo renderci conto di come i 10nm SuperFin siano diventati 7nm, mentre i precedenti 7nm siano invece diventati i 4nm. In soldoni, Intel è riuscita a recuperare concettualmente uno svantaggio ipotetico a livello di immagine, il tutto servendosi di una semplice slide.
Resta ovviamente da vedere se e come questi nodi si riveleranno competitivi nei confronti di AMD, ma ad ogni buon conto l’azienda di Santa Clara ha recentemente dichiarato che d’ora in avanti si affiderà anch’essa, in parte, a TSMC, per diversificare la sua offerta, soprattutto in ambito Gpu con Ponte Vecchio in primis e successivamente con selezionate serie di processori.
La domanda che vi porrete sarà: 10nm Intel (ora Intel 7) saranno competitivi rispetto ai 7N TSMC?
Sicuramente la risposta è positiva, anche perchè la sentenza che vede come metrica la dimensione dei transistor è tutto fuorchè definitiva, tanto che ci sono movimenti e articoli (come QUESTO) che spingono per un cambio di paradigma, con un più equo parametro che prende in esame la densità per mm2, che vedrebbe Intel, paradossalmente, superiore con i 10 nm (100.76MTr/mm2) rispetto a TSMC 7N (91.2MTr/mm2).
Chip | Intel Sandy Bridge | AMD Bulldozer | Intel Haswell | AMD Kaveri | Intel Broadwell-U | AMD Zeppelin |
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Surface | 216mm² | 315mm² | 177mm² | 245mm² | 133mm² | 213mm² |
Node | 32nm | 32nm SOI | 22nm 3D-Gate | 28nm | 14nm 3D-Gate | 14nm FinFET |
Foundry | Intel | Global Foundries | Intel | Global Foundries | Intel | Global Foundries |
Transistors | 1.16 bn | 1.2 bn | 1.4 bn | 2.41 bn | 1.9 bn | 4.8 bn |
Density | 5.37 mln/mm2 | 3.81 mln/mm2 | 7.91 mln/mm2 | 9.84 mln/mm2 | 14.29 mln/mm2 | 22.54 mln/mm2 |