Sviluppatore: | Distributore: | Versione testata: | Costo: | Data rilascio: |
Chafando Estudio Creativo | Buka Entertainment | Steam | 14,99 euro | 12/08/2021 |
Quello dei puzzle game è un mondo ricco di insidie, vuoi perché di nicchia, vuoi perché trovare un contesto ed un concept meccanico abbastanza originale da poter funzionare non è impresa facile. I Brasiliani di Cafundó Creative Studio ci provano con Tetragon, scommettendo su di un concept semplice ma solido quanto basta da “poter” funzionare.
Una premessa abbastanza semplice trova il pretesto per accompagnare il giocatore attraverso la quarantina di livelli offerti dalla produzione. Vestiremo i panni di Lucius, un nerboruto taglialegna che dovrà avventurarsi nel “quadrato” mondo di Tetragon alla ricerca del figlioletto scomparso.
Un setting Tetraedrico
La trama è semplice, lineare e a dirla tutta scontata, essa viene raccontata attraverso brevi dialoghi sottotitolati in cui traspare una ricerca narrativa indecifrabile, quasi ermetica, che a tratti esagera ed inevitabilmente stona con la semplicità del contesto.
A tenere in piedi il profilo narrativo ci pensa comunque una buona ispirazione artistica, che accantonato l’uso della parola, aiuta a contestualizzare il singolare mondo della produzione tramite un particolare e simmetrico stile grafico. Gli scenari sono pittoreschi, cupi ma colorati, scanditi da una morbide ma dettagliate geometrie. Peccato solo che tutto venga rovinato da quei due orribili e spessi bordi decorati malamente con il fogliame della foresta. In bella mostra poi ci sono due ingombranti e disarmoniche frecce che sperano solo in una conversione mobile del titolo.
Angoli Retti…
Il semplice ma funzionale concetto su cui si basa il Gameplay di Tetragon è legato alla rotazione del mondo di gioco. Lucius può infatti far ruotare gli interi livelli di 90° o 180° sfruttando delle rune sparse per i livelli con il fine di raggiungere il portale per passare allo senario successivo. Potremo poi contare sull’ abilità di spostare le colonne, elementi utili al level design per dare da pensare ulteriormente al giocatore.
La difficoltà dei puzzle, pur non essendo mediamente elevatissima, risulta, in prossimità delle battute finali, non banale, mentre ci saranno livelli che potrebbero mettere in difficoltà i giocatori meno avvezzi al genere.
Qualche tentativo in più dovrebbe però bastare a superare le maggiori difficoltà.
Purtroppo la qualità del design degli enigmi è altalenante visto che a puzzle riusciti e stimolanti, se ne affiancano alcuni mal pensati, poco congegnati ed inclini alla noia.
…Comandi Ottusi
Il titolo è un 2D A vista laterale gestibile più o meno da qualsiasi macchina in circolazione, eccezion fatta per qualche modello antecedente alla caduta dell’ ex Unione Sovietica. Lo stile grafico è tutto sommato, come già detto, piacevole, mentre il sonoro si limita ad essere mediocre, dimenticabile ma funzionale.
Il grande e grave problema della produzione risiede però nella criticità dei comandi, che colpevolmente rovinano l’intera esperienza di gioco: Interfacciarsi con Tetragon si traduce, senza scherzare, in una specie di orticaria alle mani causata da una pessima elaborazione degli input. I controlli sono inspiegabilmente lenti, si accodano l’ uno con l’altro e bisogna aspettare che le le viscide animazioni finiscano di inciampare su loro stesse per poter accennare un altro input, che altrimenti sarà ignorato. In sostanza vi troverete a giocare due giochi, il primo, quello in cui dovete risolvere gli enigmi, il secondo invece, quello decisamente meno divertente, vi obbligherà a capire la giusta sequenza di tasti per muovere il personaggio secondo le vostre volontà senza farlo cadere da un dirupo. Anche collegando un controller la situazione rimane tragica, ma per lo meno lo stick analogico permette di dosare leggermente i movimenti.
Processore | i9 10900k |
Scheda Grafica | RTX 2080ti |
Ram | 16 Gb DDR4 3600mhz |
Hard Disk | Samsung 970 evo |
Conclusioni
Tetragon non è un brutto gioco ma per ora, lo specifichiamo, è brutto giocarci. L’interfaccia prima con il giocatore, i comandi, sono elemento essenziale di qualsivoglia buona produzione, e mai come in questi casi ne abbiamo la conferma. Al netto di qualche livello non proprio entusiasmante Tetragon risulterebbe tutto sommato piacevole, anche se quelle tanto brutte freccione hanno forse ragione: una versione mobile, con comandi ed animazioni decenti, ad un prezzo meglio contenuto, potrebbe senza troppe difficoltà ricavarsi un posticino nelle classifiche degli store mobile, mentre su Steam, probabilmente, l’unica direzione certa è l’oblio.