DirectStorage: il futuro del gaming in arrivo?

by Zethras Gorgoth
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Non è passata nemmeno una settimana da quando vi avevamo parlato dell’implementazione del DirectStorage in Forespoken, un action rpg che dovrebbe uscire entro la fine di quest’anno, ad ottobre. Trovate qui l’articolo in questione, ma recentemente ci sono state altre novità a riguardo, che per come sono state enunciate potrebbero rivelarsi un vero e proprio cambio di rotta, o per meglio dire un’evoluzione del panorama gaming. E questo dipende unicamente dal fatto che Cooper Partin, uno degli sviluppatori al lavoro per Microsoft, ha rivelato in un video quelle che potrebbero essere le potenzialità di questa nuova tecnologia, un passo in avanti che viaggia sullo stesso binario dell’evoluzione software dei videogiochi prodotti oggigiorno.

Nel video, che trovate qui sopra, Partin sottolinea come innanzitutto il DirectStorage utilizzato su pc non sarà un porting 1:1 di quello utilizzato sulle console Xbox, ma ne verrà realizzata una versione apposita per l’environment pc, in modo da poter soddisfare appieno le esigenze di quella fascia d’utenza. Una notizia sicuramente positiva, che lascia ben sperare in una feature opportunamente limata e strutturata per lavorare al meglio sulla piattaforma pc.

E i miglioramenti, invero, sembrano essere piuttosto sorprendenti, in quanto PArtin ha dichiarato che col giusto setup, ovvero un SSD Nvme e sistema operativo Windows 11, l’API DirectStorage sarà in grado di far ottenere un risparmio di risorse a dir poco sorprendente, che oscilla fra il 20% ed il 40%, cifra che a propria volta si traduce in un carico minore sulla cpu, che risulterà quindi meno stressata e disporrà di risorse ulteriori per processare informazioni e calcoli più complessi. La possibilità di utilizzare un maggior numero di intelligenze artificiali più evolute è solo un esempio portato da Partin, che ha lasciato la porta aperta ad eventuali altre possibilità, tuttavia non accennate.

Sembra insomma che DirectStorage possa fare di più che ridurre drasticamente i tempi di caricamento dei giochi, e a giudicare dalle parole di Partin sembrerebbe che questa API, per quanto funzionante in modo ottimale su Windows 11, sarà utilizzabile anche con Windows 10, il che è un ulteriore motivo per guardare al futuro e farsi delle domande sulle reali possibilità che si potranno aprire per i titoli che implementeranno la nuova tecnologia. E voi cosa ne pensate?

Quanto credete che potrà cambiare il mondo del gaming una volta che DirectStorage diventerà di più ampia diffusione? Pensate che sia l’apri pista per giochi più complessi o, invece, che si rivelerà meno impattante di quanto viene dichiarato, alla prova dei fatti? Quale che sia la vostra risposta vi invitiamo a farcela sapere nella sezione commenti. Discutiamone insieme!

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Patrick Grioni
Amministratore
2 anni fa

Abbinato ad altre tecniche sicuramente è interessante.