Sviluppatore: | Distributore: | Versione testata: | Costo: | Data Rilascio: |
Gungrounds | Croteam | Devolver Digital | Steam | 9,99€ | 8 Aprile 2022 |
Dopo l’uscita sul mercato di Serious Sam: Siberian Mayhem verso fine Gennaio 2022 ci siamo trovati ad analizzare un nuovo titolo spin-off che cambia completamente lo stile grafico, ammiccando ai vari giochi 2.5D con visuale dall’alto come Binding of Isaac, ma lasciando invariato lo spirito principale della saga: essere un FPS Arena con stanze colme di nemici pronti ad esplodere sotto una pioggia di proiettili delle nostre armi.
Una reinterpretazione anche in forma cooperativa delle dinamiche che abbiamo amato della serie Seriuos Sam, ma impacchettata in un formato diverso, decisamente più cartonesco e scanzonato, senza tradire, però, i cardini della saga e riproponendo la stessa frenesia e gli stessi nemici del titolo originario.
Lo sviluppo è stato affidato a dei compaesani di Croteam, Gungrounds, ed è restato per diverso tempo in accesso anticipato, figlio del progetto Croteam Incubator, una sorta di strumento dedicato agli sviluppatori Indie di cui attualmente fanno parte 6 teams.
Ho quindi avuto modo, grazie a Devolver Digital (i distributori) di testarlo su piattaforma Pc e di valutarne lacune e pregi, pronto fin da subito a imbracciare l’artiglieria e farmi strada tra dozzine di villani.
FUOCO A VOLONTA’
Il luogo dello scontro è quanto mai singolare: saremo all’interno di un cervello, intraprendendo un percorso tra le varie parti dello stesso, con l’unico scopo, nei livelli ricreati in maniera random procedurale, di sopravvivere e far fuori qualsiasi cosa si muova.
Una volta morti, come ogni buon Rogue Lite, perderemo tutti i progressi di livello e ritorneremo nel lobo frontale di Mental (il bruto che ci presterà la psiche come campo di battaglia): ovviamente non avremo possibilità di salvataggi e check point, il che aumenta la sfida, ma allo stesso tempo sarà a rischio di varie imprecazioni, anche se non mi ha mai portato realmente alla frustrazione.
Ovviamente, la parte narrativa è ridotta all’osso, come è giusto che sia in un titolo che punta tutto sul gameplay: Tormental inizia con un piccolo tutorial per farci abituare alle dinamiche e familiarizzare con le armi, ma subito ci catapulterà nell’azione senza molte remore.
L’unica nota discordante rispetto alla serie originale è la possibilità di selezionare oltre all’iconico Sam anche altri 3 personaggi dalle caratteristiche differenti, segno evidente di una progettazione indirizzata anche al comparto cooperative: le armi a disposizione sono parecchie (ce ne sono 30), con l’unico limite del numero di munizioni disponibili, anche se avremo una dotazione di serie con proiettili infiniti ma dalla scarsa capacità distruttiva.
Oltre a questo, esistono poteri random che servono a sbloccare specifiche funzionalità e abilità uniche che ricordano le armi finali negli shoot ‘em up, di cui alla fine riprende molte caratteristiche a buon vedere: ho trovato particolarmente riuscita la dinamica di progresso del personaggio, che potrà beneficiare di potenziamenti interessanti e a volte decisivi dopo aver sconfitto il boss di livello, ma anche acquistarli attraverso i “premi” dei nemici più semplici sconfitti, che lasceranno degli oggetti prismatici gialli che fungono come una sorta di valuta.
Oltre a tutto questo, il buon Mental ci metterà di fronte anche a delle sfide: si tratta di livelli specifici solitamente più ostici affrontabili con diversi handicap per ottenere moltiplicatori delle ricompense, che ho trovato utile solo dopo aver superato la campagna principale che consta di 5 livelli che si ripetono a difficoltà man mano più elevata fino allo scontro con il Villain finale.
Un modo per aggiungere ore di gameplay per i giocatori più esperti che vogliono misurarsi con un livello di difficoltà più elevato.
Quello che non manca certo in Tormental, è il carattere: tra battuttine (rigorosamente in inglese), cafonerie e rimandi ad opere sia ludiche che cinematografiche, ci si ritrova quella sana strafottenza motore e paradigma di ogni buon gioco con protagonista (o, come in questo caso, cooprotagonista) SAM.
SIMPATIA VISIVA
Sistema Prova |
---|
Processore: AMD Ryzen 9 5900X |
Scheda Grafica: RTX 3080 ti |
Ram: 32 GB DDR4 3600 Mhz |
Archiviazione: Samsung QVO 870 4TB SSD SATA |
Il passaggio da un elaborato 3D dei titoli a cui si ispira a questa presentazione fumettosa e simpatica ovviamente comporta una fluidità su un numero di sistemi decisamente elevato, e sul Pc che abbiamo utilizzato per il test non ho riscontrato nessun tipo di problema (e ci mancherebbe, visto che è dotato di RTX 3080 ti).
Lo stile è sicuramente funzionale e non vuole nemmeno strafare in fatto di beltà visive, si mantiene su una certa piattezza prediligendo il numero di unità a schermo e la fluidità, riuscendo bene nel suo intento.
La colonna sonora riprende l’estetica di Serious Sam così come gli effetti, un piacevole sottofondo che non disturba ma accompagna degnamente.