Giunge puntuale l’ennesimo aggiornamento con il diario di sviluppo di Starfield, il nuovo RPG “spaziale” di Bethesda in uscita a fine anno, precisamente l’11 novembre.
In questo capitolo, presentato con il solito video molto ben confezionato, scopriamo un interessante dialogo tra Inon Zur, compositore e recentemente autore del comparto sonoro di Syberia The World Before, e Mark Lampert audio director in Bethesda.
Il tema è la dimensione “ignota” e la scoperta, con domande e filosofie di raro spessore, con accenni alle esperienze passate in progetti come Oblivion, Fallout 3 e 4: Starfield nasce con l’idea di proporre un equilibrio perfetto di tre elementi essenziali, tutto deve scorrere, tutto cambia e tutto deve tornare.
In questo modo, Inon, descrive un processo circolare che si lega benissimo al gameplay e in questo ripropone forse una delle caratteristiche più affascinanti del viaggio spaziale: la partenza verso una meta ignota, la scoperta e il ritorno a casa.
Non possiamo non essere affascianti da questa cura che troviamo deliziosa, si legge nelle loro parole tutto il Pathos di una esperienza che forse si estende oltre la mera sfera lavorativa, per toccare le corde della passione.