Sviluppatore: | Distributore: | Versione testata: | Costo: | Data rilascio: |
Crows Crows Crows | Crows Crows Crows | Steam (PC/Mac/Linux) | 21.99 EUR | 27/04/2022 |
THE END IS NEVER THE END!
Questo è il motto del gioco, dalla sua prima uscita, The Stanley Parable, 9 anni fa, fino ad oggi, con questo porting, che porting non è, anche su console. Si, perché la storia si ripete, (volendo, anche all’infinito) ma non finisce come tutti noi siamo abituati a fare con un videogame, The Stanley Parable Ultra Deluxe, ci fa vivere quello che è stato il suo predecessore, il suo presente e ci introduce a quello che potrebbe essere il suo futuro, ma ovviamente, senza una fine ben definita. (Ma ci sarà davvero una fine?!)
Nato come Mod di Half Life 2 nel lontano 2011, presentato come una sorta di esperimento narrativo, fa il suo debutto sul mercato, come abbiamo detto, nel 2013, sorprendendo pubblico e critica per la sua natura particolare, avendo l’autore, Davey Wreden concepito un progetto in prima persona rimuovendo, però, tutto quello che c’è di superfluo negli stessi sparatutto.
E con superfluo intendiamo anche la possibilità di imbracciare un’arma e difendersi.
Non scappate, però, e continuate a leggere, perchè la genialità dell’opera deriva proprio da tutto quello che ci viene dato in cambio al nostro presunto servilismo.
UFFICIO 427
La storia di Stanley non è ben collocata in uno spazio-tempo a noi conosciuto, ma guardando i PC sui quali Stanley e i suoi “colleghi” (Quali colleghi?!) di ufficio presumibilmente dovrebbero lavorare, si potrebbe indicativamente pensare ad una data che corrisponde circa agli anni 90.
La gran parte del gioco, si struttura all’interno di un ufficio, nel quale i movimenti sono limitati alle porte aperte nelle quali è possibile entrare, ma che non è detto portino in nuovi luoghi da esplorare, potresti girare in tondo senza mai arrivare da nessuna parte!
Avremo la possibilità di uscire dal nostro ufficio seguendo delle indicazioni dettagliate che ci aiuteranno a scoprire le novità di questa versione e che ci faranno tuffare in quello che è il passato di Stanley e di cosa nel tempo abbia creato per il mondo video ludico, ma soprattutto, ci mostrerà tutto quello che ancora non c’è ma che presto potrebbe arrivare.
THE STANLEY PARABLE, O LO AMI, O LO ODI!
Il lavoro di Stanley, come abbiamo detto, è molto semplice, deve solamente cliccare sulla tastiera del suo pc, azioni che gli vengono proposte, proprio dal pc stesso, tutti i giorni, per un tempo indefinito della giornata.
Come facciamo a sapere tutto ciò? Semplice, la voce narrante del gioco, è la VERA protagonista di The Stanley Parable Ultra Deluxe.
Dopo una breve spiegazione della vita di Stanley da parte della Voce, ci ritroveremo all’interno dell’ufficio 427 dove Stanley sta eseguendo gli ordini a lui assegnati, finché improvvisamente, questi ordini non arriveranno più, e a quel punto, Stanley si sveglierà da questo stato di alienazione e noi, ne prenderemo il controllo, ma non totalmente, perché i nostri movimenti, saranno spesso condizionati dalla voce narrante che vuole “aiutarci” a finire il gioco ma ovviamente a modo suo, così come lui l’ha scritta e come vuole farcelo condurre per arrivare al suo lieto fine.
Cosa succede se non eseguiamo gli ordini? La voce narrante, sarà ostile nei nostri confronti e nella stragrande maggioranza dei casi, porremo fine alla vita del povero Stanley e allora, dovremo ricominciare, tutto da capo, sperando questa volta di raggiungere un qualcosa di nuovo e di diverso e magari la fine del gioco stesso. (vi piacerebbe!)
The Stanley Parable si potrebbe quasi definire un simulatore di camminata misto ad un fps ma senza armi (al massimo potremmo tenere in mano un secchio), perchè le azioni che possiamo eseguire con il nostro personaggio, saranno limitate a “schiacciare dei bottoni“, ma principalmente, camminare, camminare, camminare e perchè no? ANCHE CAMMINARE!
Ma non fatevi assolutamente condizionare da ciò, perchè il tutto è arricchito dalla sottilissima ironia (a volte non proprio sottile) della voce narrante e alle molteplici situazioni in cui le nostre scelte, quelle arbitrali e non condizionate dalla voce, potrebbero farci sbloccare gli achievements del gioco, si, miei cari platinatori, ci sono, ma difficili da raggiungere e decisamente fuori dagli schemi, quindi se amate le sfide, non potete assolutamente lasciarvi scappare questo titolo!
ATTENZIONE AI CAMBIAMENTI!
Nell’esperienza di gioco, i cambiamenti fanno la differenza, ogni azione del nostro personaggio fa cambiare un qualcosa all’interno del nostro ufficio e anche al di fuori, come vedrete durante il corso del gioco (non voglio spoilerarvi nulla), ma bisogna stare attenti a cosa tocchiamo, la Voce, non sempre sarà d’accordo con le nostre scelte e ce lo farà notare, o meglio, ce lo dirà apertamente, facendoci anche sentire un po’ in colpa per aver fatto l’esatto contrario di quello che ci consigliava e molte volte, rischieremo di far impazzire il gioco stesso, che si presenterà diverso da come lo ricordavamo prima.
Se siete inoltre, dei veterani di The Stanley Parable, apprezzerete un piccolo interludio durante il gameplay che vi ricorderà e informerà i nuovi giocatori, di cosa è stato nel passato questo titolo e cosa spera di ottenere in un prossimo futuro.
COMPARTO TECNICO
Sistema Prova |
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Processore: R3 3300X |
Scheda Grafica: RTX 3070Ti |
Ram: 16GB DDR4 3200Mhz |
Archiviazione: 1 Tb M2 + 1 Tb SSD Sata |
Il sistema utilizzato, ovviamente fa girare The Stanley Parable Ultra Deluxe, nel migliore dei modi, i requisiti di sistema sono facilmente arrivabili, ricordando inoltre che con questa Ultra Deluxe, Stanley approda su PS4/PS5, XBOX ONE, SERIES X/S e, rullo di tamburi, anche su Nintendo Switch, che personalmente intendo provare.
Abbiamo giocato a The Stanley Parable Ultra Deluxe, in FHD e la grafica risulta indubbiamente apprezzabile, la cura dei dettagli è eccelsa anche se ad un occhio inesperto può non sembrare; un frame rate assolutamente stabile data anche la natura del gioco stesso, con impostazioni audio, grafiche e di comandi, abbastanza personalizzabili.
Il gioco, non presenta la lingua italiana, questo per quanto concerne il comparto audio, ma avremo comunque i sottotitoli, ovviamente in Italiano facili da seguire, poiché la narrazione è appunto, lenta, ma d’impatto.
Tra le impostazioni più importanti, troviamo ad esempio la percentuale di visuale che può essere modificata a nostro piacimento fino a un massimo del 90%.
NE VALE LA PENA? ASSOLUTAMENTE SI!
Passiamo alla parte più difficile di questo articolo. Voglio essere sincero con voi, amici lettori. Quando mi è stato chiesto di giocare questo titolo e recensirlo, ho avuto paura, si perchè non rientrava nella categoria di giochi che sono abituato a portare avanti e soprattutto a terminare, ma ho voluto accettare la sfida e mi sono ricreduto, The Stanley Parable e la sua versione Ultra Deluxe, sono qualcosa di UNICO che non è possibile dimenticare o non giocare almeno una volta nella vita, le riflessioni sul mondo del gaming e sulla vita reale che porta a fare questo gioco, sono molteplici.
Avete mai avuto nella vostra vita, la sensazione che qualcuno potesse in qualche modo, condizionare le vostre scelte? Ecco, questo gioco, vi farà riflettere anche su tale aspetto!
Quante ore di gioco ci vogliono per terminarlo? Potrei rispondervi citando un Macellaio Toscano che tutti dovremmo conoscere (visto che nemmeno io ho ancora scoperto tutti i finali possibili), ma non lo farò e vi dirò “tutto il tempo che volete”, mettetevi comodi, rilassatevi e lasciatevi guidare da Stanley e la Voce.
Veramente complimenti all’autore del pezzo che mi ha fatto sentire la passione e il gusto di giocarlo, sicuramente, da amante del titolo del 2013, mi giocherò anche questa versione rivista.
Grazie mille!
Il gioco è riuscito a superare le mie aspettative, forse anche questo mi ha dato la possibilità di recensirlo in questo modo, mi ha stupito e mi ha fatto venire voglia di giocare anche il primo.
Lo giocai anni fa con la mia compagna, e…..che dire? Un titolo che francamente definirei idiota e banale come pochi, ma che proprio in questo trova la sua genialità. Oggigiorno si punta molto su complessità di asset artistici e storytelling, e in un ambiente del genere questo gioco riesce a spiccare seguendo il sentiero opposto e risultando un titolo dannatamente divertente (soprattutto per quanto riguarda i commenti della voce narrante quando non segui le sue indicazini)
Assolutamente d’accordo, la voce narrante credo sia una delle cose migliori del titolo.
Comunque, ricordiamoci che le cose semplici sono sempre le migliori, una pasta aglio olio e peperoncino ben fatta, non la batte nessun piatto di alta cucina!
Ottimo pezzo!
Grazie mille!
Io non ho avuto modo di giocare all’originale, ma la review mi ha fatto venire voglia di giocarci…. Non so se è un impressione mia, ma mi pare una versione sadica di the Office XD
Ottimo paragone, per fortuna in game non troviamo colleghi strani…no, seriamente, non troviamo proprio colleghi!
Io che sono appassionata di punta e clicca devo dire che questo non posso perdermelo! Mi ha davvero incuriosito .
Si, dovrò giocarci!
Se non hai mai giocato nessuno dei due titoli, ti consiglio di iniziare con il primo, quello del 2013.
Veramente imperdibile, narrazione assolutamente mai vista.